La storia ritrovata
da Ettore Coen
laltrasenigallia@vivere.news
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Alberto Zavatti (1915-1970), fu Primo Cittadino di Senigallia per 15 anni, nove dei quali (dal 1945 al 1954) in maniera continuativa. Egli fu il Sindaco della ricostruzione materiale, morale e civile di Senigallia, dopo gli orrendi e tragici danni causati dalla Seconda Guerra Mondiale. Fu per tutti i senigalliesi il "Sindaco della speranza" o, come lo ha definito un altro famoso ex amministratore della città, Giuseppe Orciari, il "Sindaco del popolo".
La leggenda di Giuseppe Musolino (il “Brigante” o il “Re dell’Aspromonte”) è stata tramandata dalla stampa e dai racconti popolari fino ad arrivare ai giorni nostri. Musolino, nel volgere di un breve lasso di tempo, da semplice “taglialegna” si trasformò in un “bandito” temuto e riverito in tutta la Penisola.
Stiamo per raccontarvi una storia spaventosa ma al tempo stesso avvincente. Più di 80 anni fa, tra il 1924 e il 1927, un pedofilo feroce ed inafferrabile si aggirava a caccia di bambine per le strade ed i vicoli di Roma. Le rapiva, le seviziava e spesso le uccideva. Di quei crimini turpi e infami venne accusato e condannato Gino Girolimoni, di 38 anni, che invece risultò essere innocente. Ancora oggi però, se a Roma dici Girolimoni, le persone si irrigidiscono e pensano subito ad un maniaco criminale. Nella memoria collettiva più profonda, quel nome è infatti rimasto sinonimo di pervertito, di seviziatore di bambine, di mostro.
Torna "La Storia Ritrovata", forse la rubrica più amata e cliccata di Vivere Senigallia, curata fino al 2006 da Paolo Battisti.
Oggi la rubrica si trasferisce su Vivere Marche, dove è possibile leggere i vecchi articoli e trovarne uno nuovo ogni sabato.
La sera 27 giugno 1914 pioveva. L’Arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono del regno dell’Austria-Ungheria, era a Sarajevo, a cena all’hotel Bosna (situato in una località termale vicino alla città) con alti dignitari del luogo. La Bosnia era sempre piaciuta all’Arciduca, che ne apprezzava il verde e la bellezza dei minareti. |
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bel-ami@vsmail.it
Via Panisperna si trova a Roma, in zona centrale, nei pressi della stazione Termini. Al numero civico 89, alla fine dell’800, grazie all’intuizione del fisico sperimentale Pietro Blaserna, nacque l’Istituto di Fisica, il primo in Italia fornito di laboratori di ricerca e all’ avanguardia in Europa per l’organizzazione degli spazi e delle varie strutture. In quei locali, pochi decenni dopo, lavorarono e studiarono quelli che sono passati alla storia come i "ragazzi di via Panisperna". |
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La storia di Haiti in questi ultimi decenni è molto complicata e difficile da raccontare. Disordini e violenze, instabilità politica e disastri naturali hanno costellato la quotidianità di questo paese caraibico che ancora oggi ha i peggiori indicatori economico-sociali dell'intera America Latina e di tutto l'emisfero occidentale. |
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“Quando tutti i fiumi saranno asciutti, quando tutti gli alberi saranno bruciati, quando tutti i pesci del mare, gli uccelli del cielo e gli animali della terra saranno estinti, solo allora capirete che non si può mangiare denaro.” Poesia Indiana |
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“Sa, io morirò un giorno al mio posto: in un combattimento di strada o in prigione”. Rosa Luxemburg |
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Ante Pavelic nacque a Bradina, nella Bosnia-Erzegovina, il 14 luglio 1889, e morì a Madrid, in esilio in Spagna, nel 1959. Fu il fondatore del movimento nazionalista degli Ustascia (Ustaše) e capo (poglavinik , o "duce") dello "Stato indipendente di Croazia", dal 1941 al 1945. |
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“Ogni società fino ad oggi è stata oligarchica, cioè governata da pochi, anche se rappresentanti di molti; oggi specialmente, malgrado la diffusione di certi modi detti democratici, il potere (un potere enorme) è in mano a pochi, in ogni Paese. Bisogna, invece, arrivare ad una società di tutti, alla omnicrazia”. Aldo Capitini |
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"La militanza per noi era una boccata di aria fresca nella nostra vita protetta e soffocante, che ci portava un po’ d’avventura e di passione…..il movimento significava per le donne la scoperta della propria identità e questo dava un senso alla propria vita, ci dava una sensazione di potere, una volontà incredibile e faceva sparire il vecchio senso di inferiorità". Margaret Thomas Mackworth
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“Forse non è lontano il giorno in cui tutti i popoli, dimenticando gli antichi rancori, si riuniranno sotto la bandiera della fraternità universale e, cessando ogni disputa, coltiveranno tra loro relazioni assolutamente pacifiche, quali il commercio e le attività industriali, stringendo solidi legami. Noi aspettiamo quel giorno…�. E. T. Moneta
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Lorenzo Carlo Domenico Milani Comparetti, rampollo di una famiglia dell’alta borghesia intellettuale, nacque il 27 maggio 1923, in una sontuosa casa di Firenze, da Albano Milani, laureato in chimica, poeta, filologo, conoscitore di sei lingue, e da Alice Weiss, donna colta di origine ebrea. Lorenzo fu il classico “figlio di signori�. |
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bel-ami@vsmail.it
Simon Wiesenthal prima di essere un uomo è un simbolo, perché è l’individuo che durante il corso della sua vita ha letteralmente “braccato� per tutto il mondo quelli che furono riconosciuti i colpevoli degli orrori perpetrati durante il periodo nazista, e questo lo ha fatto per un senso di giustizia nei confronti dei sei milioni di ebrei, omosessuali, dissidenti politici, e zingari che vennero schiavizzati, seviziati, torturati e uccisi nei campi di concentramento. |
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I militari e i guerrieri, dai tempi dell’età della pietra ai giorni nostri, hanno vinto le battaglie grazie soprattutto all’uso della forza, del coraggio e delle armi. Ma, in epoche più recenti, un’altra arma, altrettanto potente e pericolosa, ha spesso determinato le sorti di un conflitto, quella delle informazioni segrete. |
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“Forse non è lontano il giorno in cui tutti i popoli, dimenticando gli antichi rancori, si riuniranno sotto la bandiera della fraternità universale e, cessando ogni disputa, coltiveranno tra loro relazioni assolutamente pacifiche, quali il commercio e le attività industriali, stringendo solidi legami. Noi aspettiamo quel giorno…�. E. T. Moneta
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Lorenzo Carlo Domenico Milani Comparetti, rampollo di una famiglia dell’alta borghesia intellettuale, nacque il 27 maggio 1923, in una sontuosa casa di Firenze, da Albano Milani, laureato in chimica, poeta, filologo, conoscitore di sei lingue, e da Alice Weiss, donna colta di origine ebrea. Lorenzo fu il classico “figlio di signori�. |
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Simon Wiesenthal prima di essere un uomo è un simbolo, perché è l’individuo che durante il corso della sua vita ha letteralmente “braccato� per tutto il mondo quelli che furono riconosciuti i colpevoli degli orrori perpetrati durante il periodo nazista, e questo lo ha fatto per un senso di giustizia nei confronti dei sei milioni di ebrei, omosessuali, dissidenti politici, e zingari che vennero schiavizzati, seviziati, torturati e uccisi nei campi di concentramento. |
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