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Alluvione: liquidati oltre 600 indenizzi alle famiglie. Il sindaco Olivetti, "Entro ottobre chiudiamo le pratiche fino a 5 mila euro"

2' di lettura
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di Giulia Mancinelli
senigallia@vivere.it


massimo olivetti
Il Comune punta a chiudere la partita dei ristori per le famiglie colpite dall'alluvione del settembre 2022 entro il mese di ottobre, ovviamente per quelle che hanno presentato la richiesta di indennizzo fino a 5 mila euro. Ad oggi sono 1.100 le famiglie che hanno presentato la domanda. Per 950 di loro l'istruttoria è andata avanti e circa 600 le famiglie hanno ricevuto l'indennizzo chiudendo definitivamente la questione.

Ad un anno dalla tragica alluvione che ha colpito mezza Senigallia, gli interventi di Comune e Regione si concentrano su tre filoni: quello dei ristori, quello della manutenzione del fiume e quello della sistemazione delle infrastrutture danneggiate. Sul fronte dei ristori, per le famiglie che hanno chiesto indennizzi superiori a 5 mila euro e imprese per danni superiori a 20 mila euro, il termine perentorio per la presentazione delle domande è il 31 ottobre.

“In questo momento stanno procedendo piuttosto speditamente le operazioni di liquidazione dei ristori per i modelli B1 e contiamo di espletare tutte le 1100 domande entro il mese di ottobre -assicura il sindaco Massimo Olivetti- per le richieste di indennizzi per i recuperi strutturali, i moduli cosiddetti B3, la questione è più articolata e la prossima settimana arriverà il vice commissario straordinario per l'emergenza Stefano Babini per fare chiarezza”. Per quanto riguarda la ricostruzione dei ponti danneggiati dall'alluvione, l'iter per la demolizione del Ponte Garibaldi ha subito una battuta d'arresto per via della necessità di spostare i cavi della Telecom. “In questo momento c'è un intoppo su ponte Garibaldi, il Comune è impegnanti nell'eliminazione delle condotte della rete del gas, mentre la rete Telecom non è di nostra competenza ma a breve credo che la questine verrà risolta e si potrà procedere con l'abbattimento del ponte”.

Il progetto annunciato dalla Regione prevede subito dopo la ricostruzione del ponte con una tempestica fissata entro ottobre 2024. C'è la sistemazione del ponte del Vallone, danneggiato dall'alluvione che ora divide in due l'Arceviese e la Corinaldese. “Abbiamo forzato affinchè i lavori non fossero eseguiti dall'Anas, proprio per evitare tempi lunghi -aggiunge Olivetti- i lavori saranno eseguiti dal Consorzio di Bonifica e dunque credo che si arriverà presto ad una soluzione”. In quanto alla tutela e manutenzione del Misa, il Comune si dice “un pungolo per la Regione”. “Ci sono forti criticità ma ora in centro e lungo lo stradone Misa vediamo la gran quantità di materiale sovralluvionato e questo è molto importante per la pulizia del fiume stesso”.

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