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comunicato stampa
Serra de' Conti: continua l’anno di grandi soddisfazioni per la Podistica Valmisa

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dalla Podistica Valmisa


L’ultima perla è stata aggiunta da Giulia Ranzuglia che non è nuova a questo tipo di imprese. Nel palmares di questa atleta ci sono 2 partecipazioni alla nove colli running di 220 km con un secondo ed un terzo posto, la 100 km del Sahara, l’ultra del deserto in Giordania ed oltre 350 gare tra maratone ed ultra in giro per il mondo.

Alla sua ricca collezione mancava quella che viene considerata come l’ultra maratona più importante al mondo, la Spartathlon, gara di 250 km che collega Atene a Sparta con più di 4000 m di dislivello. Il tutto da percorrere in 36 ore. Il suo punto di partenza fu il racconto di Erodoto della battaglia di Maratona. Il grande storico dell'antichità descrivendo molti anni dopo i dettagli della battaglia, fa riferimento all'impresa di un dinaro Ateniense, Filippide, che ,i generali Ateniensi inviarono a Sparta per chiedere aiuto al fine di rafforzare le poche forze degli Ateniensi, contro l'imminente alluvione asiatica a Maratona. Secondo Erodoto Filippide arrivò a Sparta il giorno dopo la sua Partenza da Atene.

Un'impresa epica! Nei primi anni 80, John Fonden capo squadrone Britannico della RAF nel leggere il racconto di Erodoto rimase stupito tanto da chiedersi se fosse possibile che un uomo moderno potesse correre per 250 km in 2 giorni. Pensò allora che l'unico modo per scoprirlo era quello di provarci. Era il 1982 quando insieme ad altri quattro membri dell'equipaggio partirono da Atene alla volta di Sparta, tracciando un percorso vicino a quello raccontato da Erodoto. Con tempi diversi che andavano dalle 36 alle 40 ore ma tutti arrivarono a Sparta a toccare la statua i Leonida. Dopo il successo del progetto ,il suo pioniere iniziò ad immaginare una corsa che avrebbe portato in Grecia corridori da tutto il mondo. Nel 1983 la prima edizione della Spartathlon con la partecipazione di 45 concorrenti provenienti da 12 Nazioni. Alla 41^ edizione gli atleti in gara sono stati 379 ed una quindicina fanno parte del Team Italia.

Il primo a toccare i piedi della statua di Leonida è stato il greco Zisimopoulos Fotis in 20h mentre a livello femminile la prova è stata vinta dalla Statunitense Heron Jacquelin in 22ore e 30 minuti. Alle 16.56 dopo poco meno di 34 ore di gara è Giulia ad entrare nella leggenda del podismo mondiale. Un risultato notevole ed arricchito dal fatto che Giulia ha corso in completa autonomia senza l’ausilio di una crew. A questo punto, tutta la Podistica Valmisa ed il Presidente Silvano Baldarelli aspettano per poter festeggiare questa atleta che si lascia apprezzare non solo sotto l’aspetto sportivo ma anche umano.










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