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Der Doppelgänger: Cameron Diaz ha compiuto 51 anni. Ma le brutte notizie non finiscono qua


È che siamo – noi boomer intendo – una generazione sul viale del tramonto. I figli crescono e le mamme imbiancano, cantava Battiato in una canzone dal titolo profetico: Bandiera Bianca. Era il secolo scorso, ma il Maestro era anni luce avanti, lo sappiamo. Abbiamo delle responsabilità e tante per il passato, ma anche per presente e futuro, su cui si può fare molto.
Sicuramente a fine stagione usciranno dati aggiornati sulla stagione estiva, che come accade spesso potranno essere letti in modi diversi. Io mi attengo alla valutazione spannometrica che ho raccolto, per esempio, domenica 13 agosto nei bagni centralissimi che frequento e dove erano ancora liberi e impilati parecchi lettini. Così negli stabilimenti limitrofi, mentre sappiamo tutti che negli anni scorsi (saltiamo il periodo del Covid) sotto ferragosto dovevi prenotare, pregare e affidarti al buon cuore del gestore, per trovare un posto libero. Ma, dice, è un calo fisiologico registrato dovunque. Si parla grosso modo di un meno venti per cento. Più o meno pari all’aumento dei prezzi dei servizi, direi. Che ci sia una correlazione? Che ci fosse davvero bisogno?
Sempre intorno a noi, in tanti hanno contestualmente osservato un generalizzato calo di attenzione per la cura dedicata alla città. Nei siti dedicati ai dibattiti cittadini montano le polemiche, come sempre contaminate dal tifo di parte. A chi va tutto bene, a chi va tutto male. Molti ironizzano: chi di foto ferisce, di foto perisce ma non lo so, ognuno si sarà fatto una sua idea.
Io nel mio piccolo vorrei rivolgermi a tutti noi, singolarmente o come gruppi organizzati (associazioni, partiti, comitati) per riprendere in mano il dibattito e la forza propositiva verso chi amministra la città. Perché se è vero che il turismo è la principale fonte di reddito per la città (la seconda anche a dire dei direttori di banca è storicamente stata, chi l’avrebbe mai detto, l’edilizia), la ricaduta a diversi livelli riguarda tutti – direi anche i turisti stessi – e non solo gli operatori diretti.
Chiusi tra qualche giorno gli ombrelloni e in attesa delle caldarroste con cui scaldarci le mani nei nebbiosi pomeriggi autunnali, possiamo dedicarci a pensare - per esempio - se ancora crediamo che la vocazione turistica di Senigallia si concretizzi, specialmente in prospettiva futura, in appartamenti, appartamenti e appartamenti. È una storia vecchia, lo so io e lo sapete voi, ma se stiamo ancora a parlarne forse è un problema: abbiamo già migliaia di vani vuoti, che siano seconde case di villeggianti o appartamenti destinati agli affitti stagionali, mentre chi cerca una casa in locazione per viverci tutto l’anno fa fatica (diciamo non riescce) a trovare soluzioni abbordabili. Di quanti altri appartamentini da 40 mq abbiamo bisogno? Magari di tanti per carità, non voglio azzardare risposte. Però vorrei che se ne parlasse tra cittadini e non solo in giunta. Prima che Cameron Diaz mi compia sessantun anni e noi boomer ci si ritrovi tutti a giocare a dama a villa arzilla o in fila alla mensa della Caritas.

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