comunicato stampa
Dipartimento di Prevenzione: recuperate le schede vaccinali infangate dall'alluvione


I responsabili del Dipartimento, dr.ssa Cimini e la referente del centro vaccinale dr. Moroni, grazie al coinvolgimento del Ministero dei beni culturali, la Sovrintendenza delle Marche e la direzione Asur con i Servizi Provveditorato e Affari generali, non si sono perso d’animo ma hanno contattato una Azienda specializzata del Bolognese che da 20 anni esegue trattamenti di risanamento di materiale sommerso da acqua e fango recuperando in questo modo le schede vaccinali.
Questo il processo lavorativo:
-il materiale cartaceo viene congelato, liofilizzato e spolverizzato.
Il congelamento ha il compito di disinfettare e mettere in quiescienza le scorie creatasi nelle cartelle dopo 2 settimane di acqua e fango. Le schede vaccinali vengono messe in una camera simil-iperbarica e posizionate sul fianco per una lunghezza totale di 6 metri.
-Si chiude l’impianto e si fa passare un liquido speciale. Si porta la temperatura a -20gradi e si fa il vuoto con pompe molto potenti. Il freddo del liquido assieme al vuoto che anch’esso raffredda congela nuovamente le schede. Una volta che questa massa di carta è congelata la macchina inverte la temperatura e si riforma il liquido iniziale che comincia a girare a +65gradi, sempre in vuoto. Il cambio di energia porta un effetto fisico: la “sublimazione”.
Ovvero l’acqua che al momento è allo stato solido passa direttamente alla stato gassoso senza mai diventare liquida e quindi non produce danni al materiale che sta trattando.
In poche parole abbiamo descritto il processo che ha portato a riavere le schede vaccinali del distretto che erano state alluvionate e quindi potevano risultare distrutte e non più consultabili con grave danno per i dati sensibili che riportavano. Ora questo materiale recuperato sarà completamente digitalizzato, informatizzato con il tempo e quindi al sicuro per sempre.
I cittadini possono essere molto soddisfatti del risultato raggiunto e di questo il Comitato Cittadino dell’Ospedale rende doverosamente merito alle istituzioni regionali, locali e della sopraintendenza.

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