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Nel 2014 erano gli "angeli del fango" ora sono un vero esercito della solidarità: in centinaia a spalare per rinascere

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di Giulia Mancinelli
senigallia@vivere.it


Li avevamo già imparati a conoscere, purtroppo, nel 2014, quando la prima alluvione che colpì Senigallia fece scoprire la tenacia e la generosità di tanti giovani che hanno spalato fango per giorni in casa di sconosciuti.

Allora furono soprannominati “gli ageli del fango”. A otto anni di distanza sono tornati, sono sempre di più e sono diventati un verso esercito della solidarietà. Sono le centinaia di ragazzi che muniti di stivali e pale arrivano in soccorso di chi ha subito una nuova alluvione. Stanno spalando da giorni la melma che ha invaso scantinati, garage e pianterreni. Sgomberano interi appartamenti dai mobili diventati ormai un tutt'uno con il fango. Con stracci e scopettoni ripuliscono il salvabile. E finita la “missione” in una casa sono pronti a passare al vicino della porta accanto. Lavorano senza sosta ma con il sorriso, con la gioia della loro età e con il loro entusiasmo alleviano la sofferenza di chi ha perso tanto o tutto nell'alluvione. Abbiamo raccolto alcune delle più significative foto che stanno facendo il giro del web e che immortalano, in uno scatto, la voglia di vivere e di ricominciare, ancora una volta.










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