OFFicinARTE a Senigallia, l’artista Lucia Toccafondo: “La ceramica è ritornare alla terra”

Per due mesi, l’Antonelliana ha esposto i suoi disegni come anteprima di una sua mostra con opere scultoree che si terrà alla fine del suo percorso di ricerca e studio. Il tema della mostra, che fa parte del percorso espositivo #OFFicinARTE dedicato alle allieve e agli allievi di Elisa Latini, è quello della leggerezza e del volo, con piume di volatili di specie diverse come soggetti prediletti. «Ho scelto di dedicare tempo a me stessa tramite l’arte perché credo che sia necessario nutrire la nostra linfa vitale, la nostra anima fatta di passioni e interessi – racconta Lucia Toccafondo –. L’ho fatto tramite l’esperienza creativa-artistica per sperimentare, alimentare curiosità proprie, mettermi in gioco, costruire, imparare tante cose, conoscere persone e fare esperienze. È questo che rende il tutto interessante».
«Perché proprio la scultura ceramica? Perché la ceramica è il ritorno alla materia, alla terra, a ciò che siamo. Per me è stato come ripartire da zero, da me stessa, per ricostruirmi piano piano». E mentre la sua mostra si gode i suoi ultimi giorni di esposizione, l’artista riflette sul suo percorso quindicinale a fianco di Elisa Latini. «Attenta, scrupolosa, premurosa nei confronti dei suoi allievi, Elisa affianca teorie e pratiche scultoree, tecniche, materiali per farti da subito entrare a contatto con tutto ciò che è materia. È vero, non sempre il lavoro scultoreo va come vorremmo (nella peggiore delle ipotesi si può anche rompere il pezzo a cui avevamo dedicato tanto tempo e sudore...) ma questo fa parte dell’allenamento alla resilienza per ottenere poi dei buoni risultati. Ma Elisa riesce sempre ad allentare momenti critici qualora si verificassero tra l’allievo e la sua scultura».
«Diverse sono le competenze e conoscenze che penso di aver acquisito durante il mio percorso e tante le cose ancora da imparare. Ho imparato a conoscere i diversi tipi di terre, la loro composizione, la loro colorazione che cambia una volta cotte, per non parlare poi del mondo infinito degli smalti, dalla loro composizione chimica alla miscelazione e creazione a mano dei vari colori. Ma sento di aver allenato anche la resilienza, la pazienza, il saper aspettare i tempi dettati dalla materia, il saper osservare, l’attenzione, la perseveranza, la delicatezza, la fermezza, la gioia e anche il dolore inteso in senso lato. Importante è il rapporto umano, altro tassello fondamentale che si costruisce insieme a tutti gli altri allievi che frequentano il corso.
Il clima sereno, accogliente e familiare consente un’interazione favorevole e di scambio reciproco di idee e consigli. Quello del laboratorio di via Roma è un ambiente ricco di stimoli, accogliente, sereno, luminoso, a tratti denso di persone che producono arte, fra allievi e l’insegnante stessa, e di figure professionali che gravitano intorno al laboratorio. Ma la cosa più bella, data la mia esperienza, è guardare avanti con tanta curiosità e pensare che potrò ancora tanto sperimentare e imparare in questo luogo insieme ai miei compagni e compagne di viaggio».
Mentre la mostra di Lucia Toccafondo chiuderà il 14 settembre, #OFFicinARTE non si ferma: il 23 settembre Elisa Latini inaugurerà un’esposizione collettiva dei suoi allievi adulti e bambini a Jesi, in via Mura Occidentali 11, dal titolo ‘Da 4 a 100: l’età dell’#OFFicinARTE. Dove il colore dei bambini incontra l’arte della scultura ceramica dei grandi’.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 13-09-2022 alle 10:09 sul giornale del 14 settembre 2022 - 410 letture
In questo articolo si parla di cultura, comunicato stampa
L'indirizzo breve
https://vivere.me/dpmB
Commenti
