statistiche accessi

x

La nuova realtà del ‘’Real Porto Calcio Senigallia’’: ‘’La passione è l’elemento più importante, vogliamo crescere sotto molti punti di vista’’

4' di lettura Senigallia 03/09/2022 - Vivere Senigallia prosegue gli incontri con i protagonisti dell’attività sportiva locale. In quest’occasione abbiamo incontrato Marco Stefanelli, presidente della nuova società ‘’Real Porto Calcio Senigallia’’, ci racconta la sua passione per il calcio e le sue ambizioni.

Quando e come nasce la tua passione per il calcio?

Probabilmente ce l’ho sempre avuta, ci sono nato, però amo lo sport in generale, e in realtà ho sempre preferito praticare gli sport individuali, come l’atletica e il tennis tavolo dove ottenevo buoni piazzamenti. Ma ho scelto il calcio. Mi piacciono anche gli sport di squadra, mi piace il gruppo-squadra, la condivisione di un gruppo comune e soprattutto il ‘’terzo tempo’’.

Qual è l’episodio che hai vissuto legato a questa disciplina che ricordi con maggior piacere e ti piacerebbe raccontarci?

Avevo 14/15 anni e militavo nelle squadre delle parrocchie e nei tornei organizzati dal Centro Sportivo Italiano, andavo a scuola con Simone Ceresoni (ex consigliere comunale ed ex assessore all'urbanistica, N.d.R.), e siamo diventati poi amici, oltre che a scuola, anche al di fuori, spesso ci incontravamo e ci piaceva giocare e passare tutti i pomeriggi a giocare a subbuteo; quella volta lui era capitano dei giovanissimi dell’allora Audax 1970, e mi propose di andar a far un provino, andai, fui convocato da subito nella seconda squadra di questo team di giovanissimi dell’Audax che giocava di sabato pomeriggio, mentre la prima squadra giocava la domenica mattina, esordì con due gol giocando da mediano, e il mister a fine partita mi chiamò e mi disse: ‘’Stefanelli vieni anche domani mattina, che non si sa mai…’’, allora tornai il giorno dopo, quindi giocai due partite in 16 ore, fui titolare e da li poi iniziò la mia ‘’carriera’’ da giocatore di calcio. Devo a Simone un grazie per quest’opportunità che mi ha dato e anche per altre cose.

Come state preparando il vostro primo anno di attività? Quanto l’entusiasmo per questa nuova avventura?

Cerchiamo di non lasciare nulla al caso nei minimi dettagli coinvolgendo tutte le istituzioni senigalliesi e non solo, guardando un po’ anche all'hinterland, e cercando di creare sinergie con le varie associazioni come la Marina Pro Cesano, che ci sta dando una grossa mano, e associazioni che come noi investono tempo e denaro in questa passione, quindi cerchiamo di collaborare in sinergia anche con la Vigor Senigallia e l’Aesse Senigallia Calcio, un po’ quindi con tutto il panorama calcistico e non calcistico senigalliese, con una accezione anche nel mondo dei diversamente abili, abbiamo anche dei progetti in questo senso. L’entusiasmo c’è! E senza questo non si andrebbe da nessuna parte.

Quale sarebbe un elemento in particolare che vorresti dai ‘’tuoi’’ giocatori? E perché, parlando anche in un contesto generale, suggeriresti la pratica di questo sport?

Sicuramente la passione, e non solo nel calcio, anche nella vita, se decidono di giocare a calcio e farlo con noi devono già averla, la passione per me è sacrificio e disciplina, imparare a perdere ma soprattutto a vincere, nel senso di non ‘’dimenticarsi’’ mai di chi perde, anche questo significa vincere. Le motivazioni secondo me o le hai già o non le hai, trasmetterle può magari aiutare qualcuno a ‘’trovarle’’, però le devi già avere. Suggerisco di fare calcio come sport di squadra, come ho accennato prima, per il gruppo e per la condivisione di un obiettivo comune, credo sia importante quest’oggi lavorare per un sentiero comune, che non si trova più da nessuna parte e anche ritrovare un luogo dove tutto quello che fai lo fai con qualcun altro, in quanto da soli non si arriva da nessuna parte, perlomeno io la penso così.

Obiettivi e ambizioni per il futuro?

Quello di crescere, sia come persone che come individui dentro un'associazione che vive giorno dopo giorno e guarda lontano, piedi per terra e testa come sempre, la mia come quella dei miei collaboratori, piena di sogni.








Questa è un'intervista pubblicata il 03-09-2022 alle 11:37 sul giornale del 05 settembre 2022 - 1648 letture

In questo articolo si parla di sport, intervista, edoardo diamantini

Licenza Creative Commons L'indirizzo breve https://vivere.me/dnJJ

Leggi gli altri articoli della rubrica Il mondo sportivo


logoEV
logoEV
qrcode