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Confezioni alimentari: buste più piccole per evitare gli sprechi

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di Redazione


Negli ultimi anni sono disponibili nei negozi e nei supermercati alimenti preconfezionati in porzioni molto più piccole rispetto al passato. In effetti alcuni alimenti sono da anni proposti anche in confezioni piccole, come ad esempio le classiche bustine monodose di zucchero.

Oggi però un numero crescente di alimenti è offerto in confezioni monoporzione, si pensi ad esempio alla pasta ripiena da conservare in frigorifero, ai formaggi o alle salse. È un trend correlato a differenti questioni, dovute alle modificazioni nell’atteggiamento di acquisto di molti, alla necessità di mantenere una migliore igiene degli alimenti, che vengono condivisi meno spesso al passato, e anche una tendenza che porta a evitare gli sprechi.

Come si confezionano gli alimenti
Non è una problematica scontata in quanto chi confeziona gli alimenti deve seguire particolari normative. Sono volte a diminuire il contatto degli alimenti con l’ambiente esterno, a evitare le contaminazioni e le potenziali colonizzazioni da parte di batteri e patogeni vari. Oltre a conservare alcuni alimenti in frigorifero è necessario tenerli lontano dalla luce, dall’umidità e dal calore eccessivo. Le classiche bustine monodose per alimenti le conosciamo bene tutti, perché sono disponibili in commercio da molti anni. Oggi però si possono trovare confezioni di questo tipo utilizzate per proporre in commercio caramelle, frutta secca, salumi, formaggi e così via; ci sono bustine monodose anche per condimenti quali l’olio o l’aceto, e anche per prodotti per l’igiene. Pur essendo piccole queste confezioni sono disponibili in tutte le varianti presenti per il packaging più grande. Si possono quindi avere a disposizione confezioni monodose per alimenti liquidi, fluidi o solidi, che mantengono la massima igiene e conservabilità per gli alimenti.

Una questione di igiene
Tra le motivazioni che hanno spinto le aziende a produrre un numero crescente di prodotti confezionati in porzioni singole una delle più “nuove” è sicuramente l’igiene. Non che non si considerasse l’igiene anche in passato, è vero però che la recente pandemia ha portato alla necessità di limitare la condivisione; si pensi ad esempio ai buffet di alcuni ristoranti o ai grandi taglieri con aperitivi misti. Oggi è possibile servire questi piatti con ogni singola portata già porzionata e contenuta in packaging che garantiscono la massima igiene per tutti i commensali. Il condimento per un’insalata, così come lo zucchero per il caffè sono tra gli alimenti monodose più diffusi, perché questo tipo di packaging permette di limitare la contaminazione che può essere veicolata dalle mani di chi utilizza una bottiglia o un dispenser di tipo tradizionale.

Sprecare meno
Si trovano però in commercio anche alimenti monoporzione da consumare a casa, dove la questione dell’igiene è importante mentre si trasporta l’alimento, preoccupa invece meno per quanto riguarda la condivisione dei piatti. È vero però che acquistare una piccola confezione di formaggi o salumi, di pasta ripiena o creme spalmabili, permette di consumare rapidamente ciò che si è acquistato, senza temere di sprecarlo. Si tratta di una nuova abitudine che sta “contagiando” anche gli italiani e non è necessariamente correlata al risparmio. Si cerca di evitare gli sprechi perché gli alimenti sono preziosi, inoltre le confezioni e gli alimenti stessi una volta divenuti rifiuto sono una importante fonte di inquinamento.





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