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Concessioni all'asta e rischio rincari: una doppia scure sulla testa dei balneari

2' di lettura Senigallia 22/02/2022 - La messa all'asta delle concessioni balneari a partire dal 1° gennaio 2024 provoca una serie di reazioni a catena che si ripercuoteranno inevitabilmente anche sul turismo e sui consumatori finali. E questo già a partire dalla prossima stagione estiva.

La messa all'asta delle concessioni balneari priverà molti famiglie del lavoro principale (essendo la maggior parte degli stabilimenti a conduzione familiare) e non conoscendo il proprio destino molti operatori potrebbero scegliere di non investire più nell'ammodernamento delle strutture. A questo si aggiunge anche il generale rincaro dei prezzi che si potrebbe ripercuotere anche sul consumatore finale. Il tutto ovviamente a scapito dell'offerta turistica e della qualità dei servizi. In questo momento, in vista della stagione estiva 2022, alcuni operatori non nascondono la necessità di dover ricorrere ad un aumento delle tariffe per i servizi dei propri stabilimenti balneari. Una questione, per alcuni, di sopravvivenza vera e propria. Un rischio rispetto al quale Confartigianato lancia un appello, affinchè l'aumento dei prezzi resti contenuto tra il 3% e il 5%.

“La questione delle tariffe relative agli stabilimenti balneari si inserisce inevitabilmente nella situazione di grandissima difficoltà che le aziende, tutte, stanno vivendo in merito agli aumenti delle materie prime, energia, gas e rincari diffusi -afferma Giacomo Cicconi Massi di Confartigianato Balneari Senigallia – in più c'è l'aggravante, per gli stabilimenti balneari di una scadenza della loro concessione a far data al 31 dicembre 2023”. Questo clima di profonda incertezza ma anche difficoltà del settore, in cui “si sta navigando a vista”, complica notevolmente le cose. “In questo quadro a tinte fosche sia pure in maniera contenuta anche gli imprenditori balneari si troveranno nella necessità di dover aumentare i prezzi dei servizi da un 3 ad un 5% circa. Questa è l'indicazione di massima a cui gli operatori si stanno attenendo -aggiunge Cicconi Massi- Auspichiamo per altro che gli aumenti, molto spesso dettati da mera speculazione, possano ricondursi a percentuali più accettabili”.






Questo è un articolo pubblicato il 21-02-2022 alle 19:36 sul giornale del 23 febbraio 2022 - 578 letture

In questo articolo si parla di attualità, vivere senigallia, giulia mancinelli, balneari, articolo

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