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Paradisi torna a denunciare le disfunzioni dell’Ufficio sport: “Chiedono alle associazioni sportive adempimenti illegittimi”

2' di lettura Senigallia 08/02/2022 - Roberto Paradisi portavoce di “Unione Civici Marche” ed esponente dei civici confluiti in Forza Italia rilancia la battaglia per lo sport e attacca i protocolli anti-covid del Comune di Senigallia.

“Ci sono norme illegittime in quel protocollo -ha spiegato senza mezzi termini sui social Paradisi- L’assessore allo sport Pizzi pretende che le società sportive che utilizzano le palestre scolastiche si facciano consegnare un auto-certificazione a chi accede all’impianto. Ma l’autocertificazione è da mesi inammissibile. Si entra con il super green pass, e questo si sapeva già da dicembre, quando è stato emanato il protocollo comunale. Di green pass, in questo protocollo, nemmeno si parla. Nelle Faq del Dipartimento per lo sport del Governo l’auto-certificazione è dichiarata inammissibile”.

Un errore che secondo Paradisi non è stato superato nemmeno dalle successive specificazioni comunali. “In un secondo momento, l’assessore, rendendosi conto dell’errore palese, ha fatto recapitare alle società sportive dei “quesiti” con risposta incorporata. Ebbene, in questi quesiti c’è scritto che le auto-certificazioni non sostituiscono il super green pass ma vanno raccolte e conservate (ma anche la conservazione senza limiti è vietata) da parte delle società sportive. Siamo ormai alle richieste in violazione di precise disposizioni nazionali. Come nel caso dell’obbligo di annotare in un registro la temperatura corporea degli utenti – ha continuato Paradisi - pratica illegittima atteso che si tratta di dati sensibili e sanitari”.

E se nel protocollo originale, l’obbligo era esteso a tutti gli utenti, nei successivi “quesiti” l’assessore ha specificato che la temperatura va registrata solo per chi supera la soglia di legge. “Anche questa è un’amenità – ha commentato Roberto Paradisi - chi supera i 37,5 gradi non viene fatto entrare nell’impianto e pertanto non vi è alcuna necessità di garantire un tracciamento (indicando un dato sensibile in un registro)”. Ancora una volta Paradisi ha poi posto l’accento sulla differenza di trattamento tra “figli e figliastri” ricordando che né il centro tennistavolo né la cittadella dello sport della Uisp sono onerati da simili protocolli che mettono seriamente a disagio le società sportive “senza santi in Paradiso”.






Questo è un articolo pubblicato il 08-02-2022 alle 12:09 sul giornale del 09 febbraio 2022 - 481 letture

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