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“Gestione inadeguata del Pronto Soccorso”, i medici sporgono denuncia all’Ispettore del Lavoro

ospedale di senigallia 4' di lettura Senigallia 02/02/2022 - La misura è colma e la malagestione del personale nell’Ospedale di Senigallia ha raggiunto livelli non più accettabili. Quasi 40 Dirigenti Medici Ospedalieri, nell’interesse dei cittadini e dell’intera struttura, supportati dalle sigle Sindacali della Interregionale Medica, hanno preso carta e penna e segnalato formalmente all’Ispettorato del Lavoro perché verifichi le modalità con cui la Direzione Generale e quella Sanitaria dell’Area Vasta 2 stanno gestendo il personale Medico nei reparti come pure nel Pronto Soccorso, in grave crisi da tempo annunciata.

Dopo innumerevoli segnalazioni, a metà novembre 2021 la Intersindacale dei Medici era dovuta nuovamente intervenire con un Esposto presentato all’Ordine dei Medici, all’Ispettorato del Lavoro di Ancona e alle Autorità sanitarie, giudiziarie e politiche regionali. Il personale non è stato assunto, non vengono banditi concorsi e i carichi di lavoro sono aumentati a tal misura da non poter garantire l’erogazione delle prestazioni sanitarie richieste, effettuate soltanto grazie alla disposizione di turni insostenibili, senza neppure la concessione dei necessari riposi e delle ferie.

E l’emergenza COVID19, spesso sbandierata dalla Direzione come causa dei problemi a Senigallia, ha soltanto aumentato le gravi problematiche già esistenti, note e rimaste sempre irrisolte, come la mancanza della Guardia notturna nei reparti chirurgici, la non idonea Guardia notturna nei reparti medici e la mancanza del Radiologo di notte, solo a titolo di esempio. Ora, dal mese di novembre, la cronica crisi di medici in Pronto Soccorso a Senigallia è infine esplosa, come preannunciato ed atteso.

Oltre a non aver saputo o voluto gestire la questione, la Direzione di Area Vasta 2 ha pensato di impiegare intere Unità Operative di Specialisti dell’Ospedale (molte delle quali già in carenza di organico), non addette alla Emergenza/Urgenza, per coprire i turni di notte in Pronto Soccorso (“mansione” per il quale spesso i medici “obbligati” non hanno neanche una specialità idonea, affine e/o equipollente): a rotazione i Medici di Chirurgia Generale, Medicina Interna, Gastroenterologia, Neurologia, Nefrologia e Dialisi, Ortopedia e Otorinolaringoiatria sono ordinati a turni di notte in Pronto Soccorso, a discapito del servizio ed indebolendo le attività che i Medici prima garantivano, tutto in aperto contrasto con le norme contrattuali e deontologiche.

Come se non bastasse, il Medico Specialista ora di notte al Pronto Soccorso, deve anche: 1) assistere i pazienti ricoverati in osservazione presso il Pronto Soccorso; 2) fare il turno di Guardia notturna per i pazienti ricoverati nei reparti medici dell’Ospedale; e, dulcis in fundo 3) fare il turno di Guardia notturna per il reparto COVID. Un solo medico “tappabuchi” per 4 gravosi incarichi, e tutto contemporaneamente! Questa organizzazione disposta dalla Direzione Generale e dalla Direzione Sanitaria dell’Area Vasta 2 è palesemente inadeguata, verosimilmente illegittima, e si fonda sull’abuso protratto nel tempo di una grande quantità di Ordini di Servizio, strumento dal carattere eccezionale e di breve durata. Già da anni e più ancora negli ultimi tre mesi, questo sistema di cose pone di fatto l’Ospedale di Senigallia al di sotto degli ordinari standard organizzativi e di sicurezza per i cittadini e determina gravi problemi per i Medici che vi operano, in contrasto con quanto previsto delle norme di legge e contrattuali vigenti.

Queste sono le ragioni che hanno spinto molti Medici del Pronto Soccorso a trasferirsi altrove per trovare condizioni di lavoro migliori o quantomeno accettabili e molti altri Medici dei reparti a fare presto altrettanto. A questo punto è lecito chiedere alla Direzione dell'Area Vasta 2 se esista o meno una strategia per uscire da una situazione che ragionevolmente non può protrarsi oltre. La richiesta di un tavolo di lavoro in cui discutere le proposte delle Organizzazioni Sindacali è rimasta inascoltata. E semmai la Direzione avesse invece tracciato questa strategia, dopo quasi tre mesi di Ordini di Servizio in Pronto soccorso, che ne renda partecipi i Dirigenti Medici interessati e i Sindacati che li rappresentano, di grazia! Resta infine da capire se, considerando quanto esposto, constatando il ritardo delle assunzioni e come siano rese poco appetibili per la sede di Senigallia, aspettando ancora la riorganizzazione delle Unità Operative in sospeso dal 2016, verificando ogni giorno la inadeguatezza delle infrastrutture e delle attrezzature, …vi sia o meno la volontà da parte della Regione, della ASUR e della Direzione di Area Vasta 2 di investire sull’Ospedale di Senigallia. Diversamente, i cittadini del territorio saranno di fatto costretti a recarsi altrove per ricevere le cure di cui necessitano e i Medici saranno indotti a scegliere altre sedi per esercitare in modo dignitoso la propria professione.


da Intersindacale medica regionale (CIMO, CISL MEDICI, FASSID)





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 02-02-2022 alle 10:06 sul giornale del 03 febbraio 2022 - 2678 letture

In questo articolo si parla di attualità, comunicato stampa

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