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Il prof. Silvestri: "Ora la battaglia finale al Covid per declassarlo sindrome simil-influenzale"


"Un anno fa, di questi tempi, in Italia iniziava la fase più difficile della pandemia, che come da noi ampiamente previsto ripartì in coincidenza dell'arrivo della cattiva stagione e, soprattutto, in assenza di vaccini e con larga parte della popolazione non immune. La media settimanale dei casi, che il 30 settembre 2020 era a quota 1.770, passò a 3.839 il 10 ottobre, poi a 9.904 il 20 ottobre, ed a quota 25.107 il 31 ottobre (picco il 16 novembre a 35.289). Dal 1 ottobre al 30 aprile 2021 ci furono ~85.000 morti di COVID. Oggi la media settimanale è 2.791, ancora in discesa rispetto al "picco" estivo di 6.602 (26/8) -ricorda il prof. Silvestri- Adesso affrontiamo l'autunno con l'aggravante della variante Delta, ma con gran parte del paese vaccinato e molta più immunità naturale di un anno fa. Per questo molti esperti pensano che questa sia la "battaglia finale", non per raggiungere la chimera di COVID zero, ma per derubricare questa infezione da pandemia a sindrome simil-influenzale, accettando un certo livello di "residual damage", ma uscendo una volta per tutte dallo stato di emergenza.
Le prossime settimane saranno quindi cruciali, e sarà FONDAMENTALE continuare a spingere con forza sulle vaccinazioni (terze dosi e giovani compresi). Su questo punto ognuno può e deve fare la sua parte; per quanto ci riguarda, nonostante gli attacchi subiti, la nostra posizione è fermissima. Per cui invitiamo a seguire i numeri con attenzione ma anche con grande ottimismo, perché la scienza è dalla nostra parte -- e, se posso aggiungere, adesso abbiamo un premier coraggioso che non ha dubbi nell'affidarsi alla scienza anziché ai riti medievali".

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