x

SEI IN > VIVERE SENIGALLIA > POLITICA

comunicato stampa
Fratelli d’Italia: TARI, facciamo chiarezza

7' di lettura
923

da Fratelli d'Italia


Tari 2021. Per cominciare facciamo un po' di teoria così ci capiamo meglio, per cui cos’è la TARI? La tassa sui rifiuti è una tassa che si può definire “circolare”, nel senso che è un’entrata che deve coprire lo stesso costo della raccolta dei rifiuti.

Come viene calcolata? Si prende come riferimento il costo sostenuto nei due anni precedenti e a partire da lì, viene calcolata la tariffa. Tariffa che NON DEVE essere più alta del costo, ma che PUO invece essere più bassa (e questo è a discrezione dell’Amministrazione, a patto che lo si dichiari in delibera), purché l’entrata sia in grado di coprire i costi sostenuti nell’anno di riferimento della tariffa. Tradotto, per calcolare la TARI 2021 è stato preso il costo complessivo della gestione del servizio dei rifiuti dell’anno 2019, così come indicato dalla norma, e come è stato validato con il PEF (il Piano Economico Finanziario). Sulla base di questo costo, è stata costruita la nuova tariffa.

Il primo dato da cui partiamo quindi è il costo che la tassa deve coprire, che per il 2021 è di circa 9.700.000 euro. Per fare un confronto, nel 2020, il costo di partenza era di circa 10.500.000, per cui per quest’anno possiamo dire che la tari sarà di circa 800.000 euro più bassa rispetto allo scorso anno, questa diminuzione dei costi è perchè gli spiaggiamenti, a seguito dell’alluvione e dei successivi interventi sul fiume, sono finiti.

La prima considerazione quindi che potrebbe venire in mente è “pagheremo di meno rispetto all’anno scorso”, se il costo da coprire è più basso, va da sé che le nuove tariffe saranno più basse. La risposta è “NI”. Cioè, bisogna spiegare di nuovo cosa è successo l’anno scorso. L’anno scorso è successo che le tariffe deliberate dalla precedente Amministrazione erano sbagliate per via di un coefficiente che è stato inserito nel calcolo della formula che ha quindi erroneamente restituito un risultato più basso del dovuto: inserendo quel coefficiente è stata, diciamo “involontariamente”, e “casualmente” nel periodo di campagna elettorale, abbassata la tariffa finale. Cosa comporta questo? Alla fine della rendicontazione della tari 2020 risulta che dei 10.500.000 di partenza, ne sono stati in realtà messi nei bollettini 8.700.000. Per chi non è avvezzo ai numeri, la differenza è 1.800.000.

Al di là di questa parentesi sull’ammanco di bilancio, tornando alla considerazione del “pagheremo di meno”, la risposta come dicevamo è “NI”, perché se le tariffe fossero state corrette, avremmo pagato quei famosi 800.000 euro in meno, ma siccome erano sbagliate, la situazione finale, quella che in sostanza viene percepita dai nostri portafogli, sarà quella di pagare un milione in più, pari alla differenza tra gli 8.700 messi nei bollettini nel 2020 e i 9.700 che andiamo a inserire nei bollettini del 2021. L’Amministrazione ha comunque stanziato in sede di modifica del regolamento, dei fondi da utilizzare come agevolazioni TARI per 1.340.000,00 euro, quindi questa macro-situazione viene in parte mitigata.

Riprendendo a parlare un po' di teoria, anzi di filosofia della TARI, bisogna dire che in un mondo perfetto chi produce più rifiuti, dovrebbe pagare una tassa più alta rispetto a chi ne produce di meno. A Senigallia si è stimato che meno del 40% dei rifiuti è prodotto dalle utenze NON domestiche, mentre poco più del 60% invece è prodotto da quelle domestiche. Fino allo scorso anno, la ripartizione della TARI era però quasi all’opposto, nel senso che il 59% del costo era sostenuto dalle aziende (che però producono il 40% dei rifiuti), mentre il 41% del costo era sostenuto dalle famiglie (che però producono il 60% dei rifiuti).

Dato che la strada che questa Amministrazione ha deciso di intraprendere è quella di rendere coerente la ripartizione della TARI con l’effettiva produzione di rifiuti, si è deciso di spostare un po' l’asse di questo equilibrio, e quindi portare la percentuale di riparto al 45% per le utenze domestiche e al 55% per le NON domestiche. Quindi le aziende passano dal 59 al 55, e le famiglie dal 41 al 45. Posto che nel nostro comune abbiamo 3.700 utenze NON domestiche e 25.700 utenze domestiche, l’impatto di questa variazione che verrà percepito da parte delle famiglie, in quanto distribuito su un gran numero di utenze, sarà minimo (es. : una famiglia di 3 persone, con un appartamento di 80 mq pagherà circa 10 euro in più).

Passando poi alle tariffe dei NON domestici, l’Amministrazione ha deciso di apportare ulteriori modifiche variando le aliquote applicate a determinate categorie produttive, che fino ad oggi erano particolarmente penalizzate. Parliamo di ristoranti, bar e ortofrutta. È chiaro che per fare questa manovra, le altre categorie economiche hanno visto limitata la loro riduzione. C’è però da dire che dal confronto con altri comuni, Senigallia è proprio fuori da ogni possibile statistica. Era quindi necessario fare queste correzioni, quanto meno per armonizzare un po' le nostre tariffe a quelle di realtà simili alla nostra, e alla media regionale.

Sempre per dovere di informazione verso i cittadini, bisogna dire che gli 8.700.000,00 di euro messi nei bollettini nel 2020, NON coprono i costi sostenuti nello stesso anno. E non li coprono, se va bene, per 700.000 euro. Cifra questa che avrebbe permesso quanto meno di chiudere in avanzo il bilancio 2020 (che ricordiamo chiude con una perdita di oltre 300.000 euro), cifra che avrebbe permesso di liberare 150.000 euro di ripiano del vecchio disavanzo, cifra che adesso non ci farebbe ritrovare con un bilancio che in parte corrente ha fatto lavorare molto l’Amministrazione per ritrovare il suo equilibrio nell’operazione di assestamento. E, prima di concludere, onde evitare che si facciano interventi del tipo “potevate accorgervi prima dell’errore”, o che si tenti di far passare questa Amministrazione per “incompetente”, teniamo a precisare una cosa, e lo diciamo documenti alla mano: l’ufficio Tributi, nelle persone della ex Dirigente e della ex Funzionaria, sapevano benissimo dell’errore, ma non hanno detto nulla a questa Amministrazione, anzi, hanno tentato di insabbiarlo cercando di metterci una pezza in qualche modo.

Questo si può tranquillamente dire perché l’errore è diventato manifesto a loro i primi di novembre (la nuova Amministrazione è stata eletta il 5 ottobre 2020), e a fine novembre è stata approvata la salvaguardia, con il parere favorevole dei revisori. Cosa significa questo? Che nemmeno loro, i Revisori, se ne sono accorti. Perché quell’errore NON è stato contabilizzato, per cui non è stato portato nemmeno alla loro di conoscenza. Ed è qui che ci viene di parlare di malafede, perché un tecnico (dirigente o funzionario che sia), ha deciso di propria iniziativa di prendere una decisione così importante, ma soprattutto una decisione di tipo politico. Tornando a noi, come è stato possibile quindi mantenere un risultato di bilancio accettabile, nonostante questo errore? Grazie alle minori spese sostenute per via delle chiusure e delle limitazioni imposte dalla pandemia e soprattutto grazie agli accertamenti IMU, che hanno portato un gettito extra che è riuscito ad attenuare questa “accidentale svista”. Chiudiamo anticipando che dal prossimo anno verrà potenziata l’attività accertativa.

Per permettere ai contribuenti di mettersi in regola con i pagamenti prima che arrivi l’accertamento verrà attivato nei prossimi giorni un portale web, accedendo al quale si potrà verificare la propria situazione fiscale nei confronti del comune e quindi regolarizzare un eventuale scaduto o anche segnalare pagamenti effettuati ma che non risultano ancora registrati, in un'ottica di massima trasparenza e miglioramento del servizio, di questo Fratelli d’Italia ringrazia l’Assessore al Bilancio Ilaria Bizzarri (FdI) e il nuovo Dirigente, voluto da questa Amministrazione, Dott. Andrea Marcantoni. Il portale dovrebbe venire attivato entro fine luglio, ne verrà comunque data opportuna comunicazione con tutti i mezzi necessari e si avrà poi tempo fino al 31/12/2021 per sanare eventuali anomalie.