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comunicato stampa
Belvedere: l’Istituto Comprensivo aderisce a “Il Donacibo”

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da Organizzatori


Anche quest’anno l’Istituto Comprensivo “G.Rossini” di San Marcello ha aderito a “Il Donacibo”, un gesto promosso dalla Federazione Nazionale Banchi di Solidarietà dal 6 al 13 Marzo. È una proposta chiara e semplice ma che porta con sé un grande significato; è rivolta a studenti, famiglie, insegnanti e personale di tutte le scuole italiane, di raccolta di generi alimentari non deperibili, per il sostegno delle famiglie bisognose, assistite nella nostra zona da associazioni di volontariato.

Cosa ci muove? La realtà e il riconoscimento di un bisogno tangibile, la possibilità di vivere con i nostri alunni una esperienza vera e profondamente umana: cari bambini, cari ragazzi, ci sono problemi alimentari anche nei nostri paesi, gente che non ce la fa con i propri soldi, gente sofferente e in difficoltà. Perché allora non raccogliamo alimenti nelle nostre scuole, nel rispetto delle norme anti Covid-19, per farli consegnare a chi ne ha bisogno? Possiamo far compagnia a chi si crede solo?

Il Donacibo punta a renderci protagonisti di una piccola/grande azione piena di speranza e fraternità. Nella settimana precedente la raccolta, un volontario dell'Associazione “Il Salvagente” di Ostra incontrerà le classi per spiegare l’attività dell’associazione sul nostro territorio, come pure le motivazioni e le modalità di questo gesto di carità. In questi anni le componenti del nostro Istituto e le famiglie hanno sempre creduto nel coinvolgimento a tale iniziativa, in un atto libero, gratuito, avvertito come importante e altamente educativo. Così le parole di Papa Francesco per la Quaresima diventano esperienza: “La carità è dono che dà senso alla nostra vita e grazie al quale consideriamo chi versa nella privazione quale membro della nostra stessa famiglia, amico, fratello. Il poco, se condiviso con amore, non finisce mai, ma si trasforma in riserva di vita e di felicità.”

Tutto questo si chiama anche Educazione Civica, disciplina obbligatoria da quest’anno in ogni ordine di scuola. Materia che non può e non deve rimanere astratta. Perciò in mezzo a questa tempesta, in un tempo di forte incertezza come quello che stiamo vivendo, desideriamo ancor di più renderla viva. Dobbiamo risvegliare e mettere in moto la fiducia capace di dare solidità, sostegno e valore a questi mesi in cui tutto sembra naufragare, educandoci a condividere i bisogni delle persone più in difficoltà e promuovere al contempo nuove forme concrete di solidarietà. Ognuno è chiamato a fare la sua parte: se un medico sta salvando una vita, se uno scienziato sta studiando un vaccino, noi insegnanti possiamo occuparci di allargare lo sguardo, di spalancare i cuori per essere capaci di abbracciarci di nuovo. È una modalità educativa, per dirla con Giorgio Gaber, per «avere gli altri dentro di noi».