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L’Altra Senigallia: nuove polemiche all’interno delle forze che compongono l’attuale maggioranza

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Questa volta è Ivano Paolini a non condividere la decisione di chiudere con vetrate il Foro Annonario così come aveva già manifestato in passato.
Il sindaco Olivetti a questo proposito aveva dichiarato che il progetto, benché non rientrasse tra le priorità della nuova Amministrazione, “è ormai ad uno stadio tale per cui non può essere modificato né tanto meno fermato e così andiamo avanti” .
Al di la della “querelle” credo comunque che il fatto che critiche vengano anche da chi appoggia la maggioranza sia un sintomo di pluralismo, libertà di pensiero ed espressione nonché di democrazia all’interno di una coalizione; aggettivi purtroppo troppo spesso sconosciuti ad altre forze politiche dove è obbligatorio uniformarsi al “pensiero unico”.
E’ quindi in quest’ottica che esaudisco la richiesta di Paolini di vedere pubblicato alcune sue riflessioni in merito:
È iniziato lo scempio del Foro Annonario.
Ho sperato, inveito e persino pregato (da laico) che la chiusura a vetro del porticato del Foro Annonario non avvenisse.
Ho lavorato per trentatré anni in quel magnifico manufatto, (quando era ancora un grande mercato) e per rispetto ci astenevamo, per non danneggiarlo, anche dal mettere quattro chiodini senza testa per sorreggere le luminarie natalizie...
Ora mi rammarico che, l’attuale amministrazione comunale da me sostenuta, non si sia prodigata affinché detto scempio, voluto dalla precedente amministrazione, non avvenisse.
Non mi interessa lo spreco di denaro pubblico, ma lo schiaffo dato alla storia ed al monumento ideato e progettato dall’architetto Ghinelli e terminato nel 1837.
Sarebbe come mettere le finestre al Colosseo o le mutande al Davide di Michelangelo, solo che le mutande eventualmente le togliamo, laviamo e rimettiamo, le vetrate no; saranno sempre sporche del loro, senza contare gli eventuali imbrattamenti dei soliti incivili.
Ho appurato che i soldi preventivati sono meno di quanto avessi previsto ma come ebbi a dire tempo fa a Senigallia abbiamo bisogno in primis di bagni pubblici, di fontane, di strade e non certo di sprecare denaro in inutili vetrate.
D'inverno poi non potrà essere riscaldato, vi sono aperture e manca il tetto tra pescheria e biblioteca a meno che non venga chiuso con cartone ed eternit; i grottini in uso ai commercianti li lasceremo come magazzini comunali.
Il Foro Annonario ha purtroppo subito insieme al mercato che ospitava una diffamazione decennale. Tutti ricordiamo la frase dell'allora sindaco Luana Angeloni che disse “ho tolto un parcheggio per farne un salotto”.
Purtroppo non ha fatto un salotto visto che ad oggi a volte deve essere presidiato dalle forze dell’ordine per scoraggiare i tossicodipendenti a stazionarvi, ma è sicuramente riuscita a far morire un grande mercato che era sopravvissuto per oltre 170 anni.
L'Amministrazione attuale, che dovrà inaugurare la struttura, sarà ricordata per aver impacchettato il monumento principale di Senigallia e, dopo la piazza più brutta d'Italia (così Vittorio Sgarbi ha definito piazza del Duca), avremo anche il luogo più ridicolo del nostro Bel Paese. Speriamo corrano in molti a vederlo, sarà turismo anche questo.
Auspico infine che il sig. Luigi Cosmo Damiano Rebecchini intervenga ora visto che è, o era, professore di storia dell'arte e dovrebbe avere competenze in merito, piuttosto che perdere tempo a lanciarsi in inutili, puerili e sterili polemiche come quelle dei giorni scorsi.
Ivano Paolini macellaio fino al 2008 al Foro Annonario n° 33”