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Il commercio cittadino in crisi punta sul Natale: "Situazione mai così difficile"


“Si cerca responsabilmente di tenere aperto più per dare un segnale di speranza alla città piuttosto che per una effettivo calcolo economico -afferma Giacomo Bramucci di Confcommercio- proprio venerdì abbiamo ottenuto dalla Regione Marche il riconoscimento di un piano di aiuti per le attività economiche colpite dalla crisi, che anche se non risolve tutti i problemi, almeno ci permette di guardare con un po’ più di fiducia a questo Natale che speriamo possa essere trascorso in Zona Gialla.A questo proposito l’iniziativa dell’ amministrazione Comunale di preservare i simboli del Natale, come le luminarie, e’ sicuramente una scelta apprezzabile. Dal canto nostro con le aziende del territorio metteremo tutta la nostra energia per non mollare e lavorare in completa sicurezza”. La prima settimana in zona arancione è stata all’insegna della grande preoccupazione.
“Lo scenario che ci troviamo ad affrontare è difficilissimo. Le nostre imprese ci chiedono certezze e la politica in questa fase non ne dà -aggiunge Giacomo Cicconi Massi di Confartigianato- Le imprese chiedono di lavorare garantendo la massima sicurezza e lo Stato ci chiude. Si parla sempre e solo di emergenza e mai di ripartenza. Le regole cambiano continuamente generando solo sfiducia e confusione. Confidiamo nei risotri chiedendo che questi vadano a tutte le imprese che hanno subito una riduzione di fatturato senza ogni volta rincorrere il codice ateco. Ora dobbiamo tutti insieme cercare di aiutare l'economia acquistando locale. Favorendo le nostre imprese che sono la vera anima del nostro territorio. Un patto sociale che spinga a non scegliere i grandi colossi del web ma che ritorvi nel rapporto con i nostri imprenditori una nuova ripartenza”.
“Ci sono molti commercianti che in questa settimana non hanno battuto uno scontrino -commenta Giacomo Mugianesi di Cna- Siamo preoccupati, abbiamo chiesto sia a livello nazionale che regionale interventi per sostenere artigianato e commercio, in base alle difficoltà e fatturati in calo. Anche le varie interpretazioni degli spostamenti da comune a comune non aiutano, dobbiamo sostenere il commercio locale, ma in queste situazioni dove il grado di digitalizzazione per i piccole è in evoluzione, dobbiamo agevolarli e scongiurare una chiusura totale che potrebbe affossare ancora di più l’economia del nostro paese”.

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