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Emanuela Sbriscia Fioretti: Perché scegliere “Dipende da Noi”

3' di lettura Senigallia 18/09/2020 - In questa ultima giornata di campagna elettorale vorrei chiarire perché ho accettato di candidarmi, e perché l’ho fatto con “Dipende da noi”.

Ho sempre pensato che ognuno di noi ha la sua occasione di fare politica, la politica del quotidiano, come la chiamo io: ogni volta che scegliamo di anteporre al nostro interesse personale quello della collettività, pur piccola che sia. Ogni volta che ci prendiamo la responsabilità di pensarci insieme agli altri. Per esempio sul lavoro, o con il vicinato. Per fare un esempio banale, in questi anni ho pensato spesso che è inutile lamentarsi dei nostri amministratori (leggi: politici) se non siamo in grado, per esempio, di metterci d’accordo per le ferie. E così via.

D’altro canto ho sempre ammirato chi si mette a disposizione della politica istituzionale, quella con la P maiuscola, cioè quella che ha a cuore il bene comune. Quando mi è stato chiesto di candidarmi con la lista Dipende Da Noi – Roberto Mancini Presidente, a parte i dubbi legati alla mia situazione personale e alle energie che mi sarebbero state richieste, mi sono sentita onorata e rassicurata di essere nella squadra di Roberto Mancini. Ora che siamo alla fine di una campagna elettorale direi intensa, sono sempre più convinta sostenitrice del progetto di Dipende Da Noi. In particolare respingo decisamente l’obiezione che riguarda una ipotetica responsabilità del nostro movimento rispetto all’ unità della sinistra, e quindi a facilitare l’avanzata della destra (che mi pare abbia poco di “centro”): innanzitutto perché il movimento è stato più volte disponibile a trovare un’intesa, disponibilità che è stata – nella migliore delle ipotesi – ignorata sistematicamente. In secondo luogo perché abbiamo imparato da tempo che il fine non giustifica i mezzi, e al contrario, i mezzi devono contenere il fine: non arresteremo l’avanzata della destra se utilizziamo gli stessi metodi ; è facile chiedere un voto, ma in base a quali premesse? Se la politica significa ancora una volta chiedere una “delega in bianco”, per poi utilizzarla per comandare, qual è la differenza fra destra e sinistra? Dipende da noi punta a riaprire una strada, una relazione, una comunicazione fra istituzioni e cittadini.

Dare il voto a Dipende da noi vuol dire in un certo senso prendersi la responsabilità della partecipazione. Non più deleghe in bianco, sull’onda della paura. Ma adesione convinta a un progetto. Sappiamo che questo non si costruisce in poche settimane, nemmeno in pochi mesi; ci vogliono anni. Ma si deve cominciare. Se la destra rischia di vincere non è certo colpa di un movimento nato pochi mesi fa. Penso, pensiamo invece che molta responsabilità sia di chi, avendo il governo della regione, ha mantenuto e forse approfondito il solco fra istituzioni e cittadini. Il voto alla destra è spesso un voto di protesta. Per arginarlo, bisogna ricostruire le basi di una politica di sinistra etica, che abbia un metodo fondamentalmente diverso da quello usato fin qui. Una sinistra che abbia una visione di fondo, che non abbia paura di parlare di giovani, anziani e immigrati e che sappia dire chiaro che l’orizzonte liberista non ha futuro. Dare il voto a Dipende da Noi significa riaccendere la speranza nel fatto che i cittadini si possano riappropriare della politica, non solo quella del quotidiano, ma anche di quella istituzionale. Non è più tempo di rassegnazione, è tempo di speranza, e di partecipazione. Perché il cambiamento dipende da noi, tutti.

da Emanuela Sbriscia Fioretti
Candidata per la circoscrizione di Ancona
Lista Dipende Da Noi - Roberto Mancini Presidente






Questo è uno spazio elettorale autogestito pubblicato il 18-09-2020 alle 09:31 sul giornale del 18 settembre 2020 - 429 letture

In questo articolo si parla di politica, spazio elettorale autogestito, dipende da noi

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