comunicato stampa
Italia Nostra, l'indagine archeologica in piazza Simoncelli potrebbe rivelare se la zona faceva parte della città antica


Nei due scavi eseguiti finora, sono venuti alla luce alla profondità massima di circa 2 metri murature e pavimentazioni in parte attribuibili agli edifici dell’ex ghetto, in parte a costruzioni precedenti, la cui datazione precisa potrà essere stabilita solo dagli archeologi. Se consideriamo che il ghetto è stato istituito nella prima metà del ‘600 e che molti degli edifici erano preesistenti, le fondamenta più antiche potrebbero risalire all’età medievale.
Resta l’interrogativo se l’area fosse già urbanizzata in età romana e uno scavo più approfondito, almeno al livello di 3-4 metri potrebbe dare una risposta a questo quesito rimasto finora aperto. Probabilmente questa rappresenta l’ultima occasione per un’indagine del genere, visto che il precedente saggio eseguito una ventina di anni fa in Piazza del Duca ha lasciato solo dubbi.
L’indagine archeologica è tanto più necessaria quanto la documentazione scritta purtroppo non è sufficiente da sola a sciogliere questo dubbio. Si limita infatti a dirci solo che tutta questa area nel secolo X era compresa entro le mura urbiche; mura sicuramente altomedievali, che non sappiamo però se esistessero già in età romana. Va infatti ricordato che questa parte della città potrebbe aver subito importanti modifiche con la costruzione del vescovato sul luogo delle Scuole Pascoli, che sicuramente spostò il baricentro della città più verso il mare. Ad indicarci la posizione delle mura altomedievali è la localizzazione delle chiese di S. Pietro (piazza Doria) e S. Giovanni (Caffè Italia) che si trovavano entro le mura e in linea con la Porta Maggiore, posta in corrispondenza dell’ingresso dell’ex Liceo Classico.
Che la cinta delle mura altomedievali fosse importante e che sui tre lati del fiume e del fosso della Penna corrispondesse con quella antica ce lo dicono anche i documenti più tardi. Ma niente sappiamo dell’estensione della città lato mare. Questa potrebbe essere l’occasione per scoprirlo.

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