Un turista, "Anche Senigallia vittima di un fenomeno da debellare: il racket dei parcheggi"

2' di lettura Senigallia 18/08/2020 - Sono un turista che ha avuto la fortuna di passare qualche giorno nella vostra splendida e accogliente città. Abbiamo apprezzato la cortesia della gente, la qualità (altissima) del cibo e la bellezza dei luoghi anche limitrofi. Tuttavia devo denunciare un fatto grave che purtroppo è tipico di molte città italiane ma che, credo, debba essere debellato.

In quest’ottica quindi deve essere letta la presente: ossia per cercare di superare questa ennesima piaga per migliorare un contesto che ha già molto da offrire e da dare.
Sto parlando del racket dei parcheggi di cui anche Senigallia sembra essere affetta e di cui oggi sono stato vittima!
Questa mattina (martedì) - con mia moglie (peraltro incinta) - abbiamo voluto godere di una colazione sul lungomare all’altezza del locale Tartana.
Abbiamo quindi cercato parcheggio nelle strade vicine e il navigatore ci ha fatto arrivare in piazzale Morandi.

Ebbene, avendo avuto la fortuna di trovare un posto abbiamo parcheggiato.
A quel punto però ci si è avvicinato un uomo di colore pretendendo un pagamento che, chiaramente, non era affatto dovuto.
A fronte del mio iniziale rifiuto, tale personaggio ha cominciato ad inveire nei nostri confronti facendo - evidentemente attivando un codice preciso - intervenire altri “compari”.
In altre parole siamo stati accerchiati...

A quel punto abbiamo deciso di desistere e, non volendo sottostare al ricatto, ce ne siamo andati ritornando alla nostra residenza estiva senza peraltro aver fatto colazione....
In tutto ciò, ci siamo accorti che vi erano in “pattugliamento” almeno due macchine dei vigili urbani che incredibilmente non si sono preoccupati della situazione quasi a confermare una inerte accettazione della stessa.

Spero che questa soggezione possa essere interrotta al più presto. È ora di finirla di essere sotto scacco di questi soggetti che non rispettano nulla e niente.
La città offre molto e confido che l’amministrazione locale intervenga per fermare questo racket.

da Angelo Cardarelli