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comunicato stampa
Paradisi: "Autorizzazione a fare allenamenti all'affiliata Uisp, ho chiesto l'invio degli atti in Prefettura"

3' di lettura
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da Roberto Paradisi
Consigliere Comunale Unione Civica


roberto paradisi
Illegittima l'autorizzazione dell'ufficio sport a far svolgere allenamento collettivo a società di pattinaggio affiliata Uisp. Con la mia interrogazione, ho chiesto l'invio degli atti alla Prefettura perché agisca nei confronti del dott. Paolo Mirti, dirigente del settore sport, il quale, come spesso avviene, conosce due pesi e due misure (vietando un legittimo allenamento individuale ad una società sportiva lontana dalle sue grazie e autorizzando un allenamento collettivo vietato dalle norme nazionali e regionali ad una società evidentemente più "considerata").

Il sindaco, che ha pubblicamente riconosciuto la mancanza di competenza del dirigente nel settore dello sport (elogiandolo invece per il settore cultura), ora provveda a ristrutturare integralmente l'ufficio sport rendendolo finalmente imparziale e trasparente.

Io sottoscritto Roberto Paradisi consigliere comunale,
PREMESSO CHE

Il dirigente Paolo Mirti dopo aver negato ad una società pallavolistica il diritto ad allenamenti individuali in impianto comunale a fronte dell’ordinanza del presidente della Regione Marche Ceriscioli n° 147 del 6.05.2020 che permetteva la riapertura degli impianti sportivi purchè con allenamenti esclusivamente INDIVIDUALI per atleti professionisti, atleti di rilevanza nazionale riconosciuti dal Coni e per gli atleti di qualsiasi sport (ivi inclusi gli sport di squadra), faceva autorizzare dal funzionario Eros Gregorini un allenamento collettivo – nei giorni 16 e 17 maggio (cioè in periodo di divieto assoluto per allenamenti di gruppo) alla società sportiva “Luna sport Academy”, società sportiva affiliata alla UISP che aveva espressamento chiesto di allenarsi con ben 5 atleti;
Detta illegittima autorizzazione (per cui si chiederà l’attivazione della procedura prefettizia nei confronti di chi ha rilasciato illegittimo provvedimento autorizzatorio) prevedeva – anziché l’onere di utilizzare l’impianto con un solo atleta per turno, la esplicita possibilità di allenamenti collettivi (VIETATI) purchè a due metri di distanza;
L’art. 1 lett. a dell'ordinanza del presidente regionale laddove autorizzava (fino al 18 maggio) la ripresa "di ogni altra attività motoria e sportiva svolta in forma individuale" precisando poi alla lett. b) che: "Per le citate attività sportive è vietato avvalersi dei locali interni ad uso comune quali spogliatoi, bar interni, docce";
Fa tale formulazione si evinceva chiaramente che erano pertanto utilizzabili gli impianti sportivi solo per allenamenti individuali senza uso di docce, spogliatoi etc...)
Inoltre alla lett. d) il presidente disponeva: "E' consentito svolgere le suddette attività sportive dalle ore 6,00 alle ore 22 ed esclusivamente in modalità individuale, preferibilmente all'aria aperta, e comunque con il rispetto delle misure di sicurezza"

CONSIDERATO CHE
La disparità di trattamento è talmente evidente da far profilare un vero e proprio ABUSO da parte del dirigente Mirti (già sottoposto a procedimento disciplinare a seguito di ulteriore esposto del sottoscritto consigliere) il quale, da una parte negava il diritto di far svolgere attività esclusivamente INDIVIDUALE (e quindi consentita dal presidente della Regione) ad una società sportiva (non amata dal dirigente); dall’altra faceva autorizzare ad altra società (affiliata Uisp) dal funzionario a lui sottoposto due allenamenti in impianto sportivo comunale addirittura in gruppo, in palese violazione della ordinanza regionale che prevedeva solo allenamenti in impianti IN FORMA SOLO INDIVIDUALE (e quindi senza la presenza di più atleti);

Premesso tutto ciò
INTERROGO LA S.V.
Per sapere
Se è intenzione del sindaco attivare un nuovo procedimento disciplinare nei confronti del dirigente paolo Mirti;
Se è intenzione procedere a sanzione nei confronti di detto dirigente (anche con segnalazione alla Prefettura) per aver autorizzato un allenamento di gruppo proibito dall’ordinanza presidenziale sopra ricordata;
Per quale motivo, nonostante le reiterate azioni di tale dirigente, improntate a parzialità e iniquità nel mondo dello sport, l’Amministrazione non ha mai assunto seri e definitivi provvedimenti;
Se è intenzione di questa Amministrazione ristrutturare integralmente l’ufficio sport improntando il lavoro dello stesso a imparzialità, trasparenza, efficienza.



roberto paradisi