Falconara: arrestato rapinatore seriale. Diversi gli episodi a danno di anziane senigalliesi


E' nella mattina di martedì che i Carabinieri della Stazione di Ancona Centro hanno dato esecuzione ad un ordine di custodia cautelare in carcere emesso, su richiesta della Procura della Repubblica di Ancona, dal locale GIP nei confronti un 23enne di origine marocchina, domiciliato a Falconara Marittima, ritenuto responsabile di una serie di furti con strappo e rapine ai danni di 8 signore, di età compresa tra 65 e 90 anni. Il copione era quasi sempre lo stesso. Il giovane sceglieva con attenzione le sue vittime, sempre sole anziane ed indifese, pedinandole talvolta fin sotto casa, per poi sorprenderle alle spalle, immobilizzandole con una presa al volto oppure intorno al collo, riuscendo sempre ad appropriarsi della loro borsa; in altre occasioni, ovvero quando le vittime non assecondavano all’istante le sue richieste, il rapinatore le minacciava ripetutamente intimando loro di non gridare, fino a tappare la bocca con il palmo della propria mano. La maggior parte delle volte le malcapitate cadevano a terra, riportando ematomi, lievi escoriazioni, ferite marginali per fortuna, soprattutto se rapportate al terrore vissuto in quei brevi ma interminabili momenti di paura.
Dopo un’indagine durata circa tre mesi, i militari dell’Arma hanno potuto finalmente porre fine alla scia di crimini dell'uomo, traendolo in arresto presso l’abitazione di Falconara Marittima. La complessa attività è stata resa possibile anche grazie alla raccolta ed allo sviluppo delle immagini, talvolta parziali, dei sistemi di videosorveglianza delle aree interessate dalle azioni criminose, nonchè delle dichiarazioni rese dai testimoni – in aggiunta alle 8 vittime – con decine di prove fotografiche. Condotto presso il carcere di Ancona Montacuto, il giovane dovrà rispondere di una serie di delitti: un furto “con strappo” commesso ad Ancona nel primo pomeriggio del 20 novembre 2019, quando in via Gorizia aveva aggredito una sessantacinquenne del posto, sottraendole la borsa con tutti i suoi averi, denaro e cellulare. Così come di una rapina commessa sempre ad Ancona nel tardo pomeriggio del 29 dicembre 2019, quando in via Fiume aveva aggredito, lasciandola inerme a terra, un’anziana donna italiana 85enne alla quale aveva sottratto la borsa, poi rivenuta mancante del denaro contante e di altri oggetti personali. La terza rapina era stata commessa a Senigallia nel pomeriggio del 31 dicembre 2019, in danno ad una 71enne italiana trascinata a terra ed anche lei privata della borsa successivamente ritrovata senza denaro. La quarta rapina veniva commessa ad Ancona nel pomeriggio del 7 gennaio 2019, quando in via Rismondo aveva aggredito una 90enne marchigiana, privandola della borsa poi rinvenuta senza denaro, cellulare ed altri oggetti personali. La quinta tentata rapina era avvenuta a Senigallia, nel tardo pomeriggio del 20 gennaio 2020, quando in via Trento aveva provato ad aggredire una 65enne che, con una tenace resistenza, era riuscita ad attirare l’attenzione dei passanti costringendo a far desistere l’aggressore che si dava ad una precipitosa fuga; 6. rapina a Senigallia, perpetrata nel tardo pomeriggio del 20 gennaio 2020, ai danni di una signora 72enne, che in via Cherubini era stata trascinata a terra per essere, anche lei, rapinata della borsa e dei valori contenuti. Il settimo era stato un furto aggravato a Senigallia, commesso nella serata del 21 gennaio 2020, quando in via delle Genziane era stata aggredita una signora 81enne, anch’ella privata della borsa contenente soldi, telefono cellulare ed altri oggetti personali. Ultima rapina accertata quella commessa in pieno centro ad Ancona in data 30 gennaio 2020, quando all’ora di pranzo aveva sottratto l’ennesima borsa all’ennesima vittima, questa volta 83enne, con il solo telefono cellulare.
L’attività d’indagine si è snodata attraverso l’acquisizione di numerose immagini, talvolta solo parziali, carpite dai sistemi di videosorveglianza presenti nelle aree interessate dalle azioni criminose; sono stati inoltre escussi diversi testimoni – in aggiunta alle 8 vittime – compiendo decine e decine di individuazioni fotografiche che, raffrontate ad altre attività tecniche avviate dagli stessi militari di Ancona Centro, unitamente a numerosissimi servizi di osservazione e pedinamento, hanno permesso di delineare, senza ombra di dubbio, tutte le responsabilità a carico del giovane marocchino. Emerge senza dubbio come il giovane uomo abbia preferito agire lontano dalla residenza falconarese, dove tra l’altro era ben noto ai militari della Tenenza che l’avevano più volte arrestato: partendo dall’efferata rapina commessa il 20 febbraio del 2018 ai danni di un tabaccaio di Falconara alta, passando per l’arresto lampo operato dagli stessi militari a Rimini il 26 agosto del 2018, quando il marocchino era evaso dagli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, finendo, con l’ultimo arresto del 5 luglio 2019, quando era stato sorpreso dopo una maldestro furto tentato che gli era costato la lacerazione del Tendine d’Achille, ferita che si era provocato a seguito della rottura della vetrina di un negozio di computer ubicato sulla Flaminia, in pieno centro a Falconara Marittima.
