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Nordic Oil è finalmente disponibile in Italia

3' di lettura Senigallia 14/04/2020 - Lo stile di vita degli ultimi decenni induce sempre di più ogni categoria sociale ed ogni fascia di età ad avere una vita molto piena di impegni, fra quelli professionali e quelli personali o familiari. Da una parte tutto questo fa sentire vivi, attivi, con compiti ben precisi, però non senza conseguenze per il corpo e lo spirito.

Infatti questa frenesia, favorita anche dall'iperstimolazione sensoriale dei moderni strumenti tecnologici che sono diventati parte integrante della quotidianità di tutti, aumenta di molto il livello di stress psicofisico; è oggetto di ricerca dell’Università di Milano Bicocca, la quale si è dotata del Centro di ricerca del “Benessere Digitale”.

Ecco perché le persone sono interessate ogni giorno di più ai rimedi naturali che possano sostenere i processi fisici e mentali in questi nuovi stili di vita, con un occhio particolare alla sicurezza e all'efficacia come nei noti prodotti a base di Centella Asiatica o altre erbe già entrate nelle nostre abitudini. In questo senso la ricerca scientifica e farmacologica recente sta riscoprendo molti benefici, finora sottovalutati, nella Cannabis.

Lo stesso Istituto Superiore di Sanità italiano emette bollettini informativi periodici sul suo portale dell'epidemiologia per la sanità pubblica, specifici per informare gli esperti sull'uso della Cannabis in ambito terapeutico. In ambito internazionale si susseguono continuamente di investigazioni e gli approfondimenti sui principi attivi di questa pianta, ricercando ogni possibile proposta benefica dell'uso dei suoi principi attivi denominati cannabinoidi.

Tra quelli finora conosciuti i più rilevanti sono il Thc e il Cbd. Il primo è il componente che attribuisce la capacità di provocare euforia e sballo, ma anche una crescente dipendenza proprio per i processi dell'organismo che induce e che portano ad includerlo fra le sostanze illegali al di sopra di una certa concentrazione; invece il Cbd è uno degli altri cannabinoidi (denominato "cannabidiolo") che viene utilizzato, ed è legale, per le sue proprietà antinfiammatorie, rilassanti (senza gli effetti propri delle sostanze stupefacenti) e può essere impiegato in varie formulazioni come si può vedere nel sito Nordic Oil: azienda di prim'ordine che estrae accuratamente il Cbd con il metodo della CO2 direttamente da piante provenienti da agricoltura biologica sul territorio europeo, escludendo contaminazioni e finalmente adesso presente anche sul mercato italiano.

Molto spesso il Cbd viene aggiunto all'olio estratto dai semi dalla pianta della canapa, in particolare della varietà Cannabis Sativa giunta dall'estremo oriente fino a noi già qualche migliaio di anni fa, per essere opportunamente dosato in gocce ma anche per integrare le buone proprietà dell’olio di canapa stesso per l’uso nei cibi.

L’Unione Europea ha provveduto recentemente a classificare il Cbd come un nuovo alimento (“Novel Food”), perché gli esperti hanno ritenuto che non fosse stato consumato in misura significativa dall’umanità prima del maggio 1997. Questo fa la differenza perché l’autorizzazione europea di nuovi alimenti segue verifiche molto più rigorose rispetto agli alimenti normali e richiede la dimostrazione di una storia di consumo sicuro.






Questo è un articolo pubblicato il 14-04-2020 alle 17:16 sul giornale del 14 aprile 2020 - 2206 letture

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