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Gaia e Camilla come "Saccio": il papà Vittorio, "Serve più impegno per la prevenzione tra i giovani"

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di Giulia Mancinelli
senigallia@vivere.it


Francesco Saccinto
Gaia e Camilla come Francesco Saccinto. Si sono svolti a Roma i funerali delle due 16enni travolte e uccise da Pietro Genovese, il 22enne alla guida della sua auto risultato positivo ai test di droga e alcol.

Una tragedia che ripercorre ancora una volta quella di Francesco Saccinto, 16 anni, travolto e ucciso la sera del 10 settembre 2013 in sella alla suo motorino da un furgone condotto da Omar Turchi, anche lui al volante ubriaco. Per Simonetta Pelliccia e Vittorio Saccinto, da allora, con dignità e tanto coraggio, è iniziata una battaglia, quella per la prevenzione fra i giovani del corretto comportamento di chi si mette alla guida di un mezzo.

Nel ricordo di Francesco sono nate “Rose bianche sull'asfalto”, un'associazione che in questi sei anni ha incontrato migliaia di ragazzi in tutta Italia. “Ancora una volta riviviamo le stesse paure, le stesse angosce di sei anni fa -racconta Vittorio Saccinto- io e mia moglie potevamo restare in casa a piangere sulle foto di nostro figlio ma abbiamo scelto di trasformare il dolore in una speranza per i giovani. Siamo abituati a contare le vittime ma invece dobbiamo iniziare a contare le vite che salviamo ogni giorno con la prevenzione”. Rose Bianche sull'asfalto ha incontrato fino ad oggi 50 mila studenti presentando anche un docufilm realizzato da Luca Pagliari.

“Un giorno un ragazzino di terza media mi chiese perchè parlavamo a lui di queste tematiche visto che non aveva ancora neanche il patentino e allora ho capito che è proprio dai più piccoli che bisogna iniziare la prevenzione -continua Saccinto- ereditiamo purtroppo una cattiva opera (o addirittura nulla) di sensibilizzazione contro la guida sotto gli effetti di droghe e alcol fatta nelle passate generazioni e ora è davvero necessario lavorare sodo e parlare di queste tematiche a tappeto. Purtroppo quando i ragazzi sono grandi è già tardi. Noi ci diamo da fare, le forze dell'ordine anche, e tante associazioni fanno lo stesso ma occorre parlare di sicurezza alla guida sempre, non solo quando accade l'ennesima tragedia. In questo percorso le istituzioni dovrebbero fare di più”. In questi sei anni è stata approvata anche la legge sull'omicidio stradale ma la legge “sanziona un reato quando già è accaduto, invece occorre prevenirlo”.



Francesco Saccinto