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Volpini sul bimbo colpito da meningite batterica: "Iniziate le terapie, applicato il protocollo sanitario"

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di Giulia Mancinelli
senigallia@vivere.it


fabrizio volpini
E' ancora presto per sciogliere la prognosi ma le terapie sono iniziate e le prossime ore saranno decisive per il il bambino di 10 anni di Senigallia colpito da meningite batterica.

Il bambino, dopo il ricovero nella serata di giovedì all'ospedale di Senigallia, è stato trasferito d'urgenza venerdì mattina la Salesi per l'aggravarsi delle condizioni di salute. Subito i medici hanno ipotizzato potesse trattarsi di meningite di tipo batterico. Le analisi di laboratorio hanno confermato la diagnosi precisando che il batterio non è il meningococco ma il pneumococco. Subito è scattata la procedura che prevede da un lato le terapie appropriate per il bambino e dall'altro l'informativa alla scuola frequentata dal piccolo, ed eventualmente la profilassi antibiotica. In attesa di sapere il batterio in questione, l'Asur ha disposto comunque la profilassi antibiotica a scopo precauzionale ma non appena arrivato il risultato delle analisi è stata sospesa. Nel caso di meningite batterica da pneumococco infatti le linee guida del Ministero della Sanità non provedono la profilassi antibiotica.

"Appena sollevato il possibile caso di meningite batterica è subito scattato il protocollo sanitario previsto in quesi casi e il sistema, sia da un punto di vista diagnostico che di intervento, è stato applicato ed ha funzionato bene -spiega il presidente della Commissione Regionale Sanità Fabrizio Volpini- da Senigallia il bambino è stato subito trasferito al Salesi, al reparto di malattie infettive, dove i medici hanno iniziato le terapie appena accertato il batterio responsabile della meningite (in questo caso il pneumococco ndr) e allo stesso tempo si è messa in moto la filiera assitenziale tra Asur, scuola e genitori. Un ringraziamento va al reparto di pediatria di Senigallia, a tutto lo staff medico, ai sanitari del Salesi e anche all'Asur per il tempestivo e coordinato lavoro che hanno svolto ".

Secondo i primi accertamenti il bambino era vaccinato per il meningococco ma i "vecchi" vaccini prevedevano una copertura più ristretta di antigeni rispetto a quelli invece garantiti dall'attuale vaccino. Le condizioni del bambino "sono stazionarie e non critiche" e le prossime ore saranno decisive per capire la risposta alle terapie.



fabrizio volpini