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Si sente male dopo la tagliata di tonno: ristoratore finisce alla sbarra e rigetta le accuse

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di Sara Santini
senigallia@vivere.it


Una serata spensierata, aveva rischiato di trasformarsi in tormento a luglio del 2016, quando, a causa di una tagliata di tonno uno dei commensali è finito in ospedale. Il ristoratore è finito ora a processo con l'accusa di somministrazione di alimenti adulterati e non conservati.

Il gruppo di commensali, provenienti dall'anconetano, dopo aver cenato nel ristorante con un menù a base di pesce, aveva accusato forti dolori addominali, vomito e dissenteria. Dei tre anconetani uno, un 57enne libero professionista, aveva dovuto fare ricorso anche alle cure del Pronto Soccorso di Senigallia dove era stato ricoverato per intossicazione alimentare.

Dalle indagini dei Nas dei Carabinieri sarebbe emerso che il tonno non era stato conservato adeguatamente, tanto da provocare il malessere dei commensali. Il ristoratore - che nel frattempo ha dovuto chiudere l'attività - ha sempre rigettato le accuse sostenendo di aver seguito le procedure di conservazione e sostenendo che il malore era legato ad una allergia del 57enne.

Anche l'Asur aveva confermato che dal campione di tonno analizzato non erano emerse irregolarità.

L'avvocato dell'uomo sostiene però il contrario e ora spetterà al giudice stabilire le eventuali responsabilità del ristorante.