comunicato stampa
Un turista: a Senigallia servono campagne contro i ciclisti indisciplinati


Proprio perché sono moltissimi anni che trascorrono il mio tempo in questa località marittima ritengo di poter consigliare di fare una campagna di sensibilizzazione da parte del Sindaco e di tutta la giunta comunale sull'utilizzo delle bici che sono diventati loro malgrado mezzi pericolosi.Come detto le biciclette devono essere considerate a tutti gli effetti dei mezzi di trasporto e come tali soggetti a disciplina prevista dal codice stradale.
Purtroppo non è così, perché gli utilizzatori, specie i residenti, si sentono in diritto e dovere di utilizzarli in barba a tutti i codici previsti, a uso e consumo loro e senza regole. Prendiamo ad esempio la via centrale di Corso 2 Giugno dove è previsto un divieto di accesso alle biciclette se non portate a mano. Puntualmente centinaia di bici transitano indisturbati, utilizzando i pedoni come birilli e spesso la polizia non interviene per far rispettare tale divieto ,forse perché anche loro fuori servizio usano tale modalità. Che dire dei ciclisti che transitano sotto i portici Ercolani in groppa ai loro cavalli di ferro. Che dire se questi ciclisti transitano sui marciapiedi o pedalano in contro mano in tutti luoghi mettendo in difficoltà gli automobilisti. Che dire se con la macchina si percorrono le strade spesso di notte buie con ciclisti che spuntano all'improvviso senza luci di posizione
Bene tutte queste situazioni dovrebbero essere oggetto di una campagna di sensibilizzazione che, come detto, deve vedere il Comune e la polizia municipale in prima linea.Tutto ciò anche e soprattutto per evitare che gli ospedali vengano riempiti da questi sedicenti ciclisti spesso molto giovani e indisciplinati. A Senigallia mi è capitato di vedere una donna incinta sulla bicicletta e con un bambino sul porta bimbi davanti e un bambino sul porta bimbi dietro. Insomma quasi quattro persone sulla bicicletta senza casco...

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