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Un'altra battaglia vinta per Alessandro, grazie a una terapia sperimentale


La cura sperimentale, alla quale era si è dovuto sottoporre dopo una recidiva, sta dando i risultati sperati. Ed ora Alessandro sta meglio.
“Sono stati mesi difficili, molto molto difficili. -ricorda il gruppo Facebook gli “Amici di Ale” che da sempre sostiene il piccolo e la sua famiglia- Terapia sperimentale è stata quella parola durissima da accettare, lo stesso Ale ha dovuto firmare un consenso informato per la complessità degli effetti che avrebbe potuto avere. Una terapia durissima da sopportare e dall’esito più che incerto. Ale ha affrontato tutto con coraggio e con il sorriso, anche quando stanchissimo dalle terapie e dalle corsie di ospedale, ha potuto fare affidamento sulla forza incredibile dei sui genitori e del fratellino Riccardo. Oggi finalmente un sms ha anticipato che gli esami dicono che le cose stanno andando per il verso giusto. La strada è ancora lunga, ma finalmente oggi un po’ più luminosa”.
La famiglia di Alessandro, che si è affidata alle cure dei professionisti del Bambin Gesù di Roma, chiede ancora sostegno per le costose sedute di riabilitazione che lo aspettano. " La ricerca è un bene prezioso da sostenere e difendere, oggi una volta di più sappiamo quanto. Grazie a chi non smette di stare vicino ad Alessandro e alla sua famiglia. Ora lo aspettano lunghe e costose sedute di riabilitazione, il sostegno di tutti è davvero importante. Grazie di cuore a tutti!".

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