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Decreto Dignità: cosa cambia nel 2019 per il settore del gioco d’azzardo

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di Redazione


Con l’attuazione del Decreto Dignità da parte del Governo Conte, sono previste nuove misure e leggi restrittive in materia del gioco d’azzardo in Italia. In particolare il grande cambiamento del Decreto riguarda la pubblicità sui giochi di casino online e le regolamentazioni sulle sale di tipo fisico; per questa seconda opzione ci saranno però delle proroghe, dato che si tratta di cambiamenti nel campo delle infrastrutture che richiedono un certo tempo tecnico.

Differente il discorso che riguarda la pubblicità sui giochi, nonostante anche in questo caso i cambiamenti siano tanti, non certo indolori, visto che la pubblicità su casinò online e scommesse sportive, era diventata nel tempo una pratica molto diffusa, che coinvolgeva anche la Lega Calcio sia per la serie A, sia per le competizioni sportive a carattere europeo.

Per quanto riguarda la pubblicità sui giochi, il 2019 è iniziato con una proroga relativa ai contratti in essere, che sarebbe dovuta terminare in data del prossimo 14 luglio, riguarda tutti quei siti di betting e di casinò online che operano nel circuito della legalità e della piena trasparenza come nel caso di Starcasino uno dei maggiori siti di gioco online del momento. Attualmente sta circolando la bozza con le linee guida promossa dall’Agcom, che ci fornisce materia di discussione e ci mostra come potrebbe essere il suo contenuto finale.

In particolare la stangata dovrebbe in effetti riguardare il tema delle scommesse, visto che non si potrà inserire alcuna sponsorizzazione di maglia né a bordo campo per quanto riguarda il calcio e gli altri sport, in tema di scommesse e di gioco d’azzardo. Il divieto riguarda anche i prodotti pubblicitari legati al gioco in programmi televisivi e cinematografici, così come saranno vietati i gadget legati al gioco e alle scommesse.

In pratica il divieto, che è bene ribadirlo, riguarda la promozione e la pubblicità al gioco, non il gioco stesso, in quanto esso resterà legale, per tutte quelle realtà che operano nel rispetto delle leggi italiane e sono gestite dall’ente autonomo AAMS dei Monopoli. Il contrasto alla ludopatia e all’azzardopatia è quindi la parola d’ordine di questo Decreto, per quanto riguarda la sezione che interessa appunto il gioco d’azzardo e le scommesse sportive.

Questo per quanto riguarda la parte del Governo, visto che i gestori di siti di casinò e sale da gioco hanno più volte manifestato perplessità, specialmente per alcune attrattive come il poker sportivo e le scommesse, che di fatto sono tecnicamente considerati giochi di abilità, dove la fortuna esercita un ruolo davvero molto basso.

Tuttavia è importante anche ricordare come sempre in questa bozza, vi siano stati dei segnali di apertura verso le campagne informative, rivolte al gioco lecito e legale, visto che chiudere completamente al canale dell’informazione, avrebbe significato dare maggiore possibilità di manovra a tutti quei siti da casinò online e quelle sale da gioco che in Italia operano senza il consenso legale.

Bisogna quindi concludere dicendo che la linea dura verso il gioco rimane, seppur le previsioni un po’ catastrofiste annunciate nella seconda parte del 2018, vanno corrette e aggiornate. È da vedere però quale sarà l’entità del danno per i gestori di siti di gioco e di scommesse sportive, dal momento in cui il Decreto diventerà davvero operativo.