Paolo Landi: "Supermercato allo stadio, progetto da rivedere"


D’altronde in passato è stata sempre prevalente la filosofia dello spostamento di quest’ultimo e oggi finalmente si presenta la ghiotta occasione, visivamente rappresentata nella figura allegata di una mia simulazione elaborata anni fa, in tempi non sospetti, quando ancora nessuno pensava al progetto attuale e neanche a farlo apposta con l’identica previsione di un supermercato (in giallo) collocato al posto del palazzetto dello sport, con 2 distinti parcheggi pubblici, uno a raso e uno multipiano di circa 450 posti, ma con in più alcuni blocchi residenziali (in rosso) capaci di sviluppare tra i 10000 e i 15000 mq. di superficie lorda, un nuovo esteso parco che si allaccia a quello della pace e all’ambiente naturalistico dell’alveo fluviale da godere con un percorso ciclo pedonale posto in sommità all’argine dello stradone misa, un riordino più funzionale della viabilità che va anche ad eliminare il semaforo del ponte cavallotti e che recupera altri ulteriori 60 parcheggi a ridosso e a corona del ponte e del centro.
Fermo restando il vincolo strategico per l’insediamento del parco nulla vieta di rimodulare i posizionamenti delle parti residenziali e commerciali fino alla piena soddisfazione dei promotori del supermercato e di un secondo coinvestitore necessario per sviluppare un alternativo, più esteso e funzionale progetto di finanza. Secondo questa risoluzione per lo stadio si potrebbe prevedere la delocalizzazione a fianco del parcheggio del casello autostradale dietro la caserma dei vigili del fuoco su un area destinata dal piano regolatore allo sviluppo direzionale ma che, oggettivamente, non prevede né ora né in futuro, per quello scopo, alcuna concreta prospettiva di sviluppo e per il palazzetto dello sport vedrei bene la delocalizzazione sotto il seminario a specchio del nuovo parcheggio in fase di realizzazione perfettamente integrato in un’area già in parte dedicata allo svolgimento di attività sportive. Un matrimonio tra la attuale proposta presentata e quella alternativa con la delocalizzazione di stadio e palazzetto è quanto mai auspicabile in quanto rispondente al consumo zero del territorio che esclude aree al di fuori all’attuale piano regolatore e che contestualmente ha la capacità di incrementare notevolmente servizi e residenzialità centralizzati in un ottica strategica della città intelligente e concentrata che rende superfluo l’uso dell’auto a tutto vantaggio della mobilità dolce a piedi o in bicicletta.

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