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Quali vantaggi fiscali puoi avere se aderisci a un fondo pensione?

soldi denaro 5' di lettura Senigallia 21/02/2019 - Fondo pensione: cos'è?
Viene comunemente definito fondo pensione un investimento che ha lo scopo di garantire al lavoratore una somma di denaro aggiuntiva alla pensione normalmente erogata dall'Inps.

Questo, tuttavia, non ha nulla a che fare con la previdenza sociale ma è completamente gestito dal singolo (dipendente o lavoratore autonomo), che decide autonomamente se aderirvi o meno. I fondi pensione, dunque, fanno parte della cosiddetta previdenza complementare o integrativa.

Il motivo per cui molti italiani vi aderiscono è semplice: le pensioni sono insufficienti e i singoli si adoperano per maturare, grazie a tali fondi, una quota che vada ad aggiungersi all'esigua pensione.

Nella pratica, i fondi pensione, sono casse che investono in modo sicuro le somme di denaro che il lavoratore decide autonomamente di versare fino alla pensione e che verranno erogate una volta maturati i requisiti. Esistono varie tipologie di fondo pensione (aperto, chiuso o piano individuale pensionistico PIP) che permettono a ognuno di far fruttare i propri guadagni in base alle proprie esigenze.

Questa tipologia di pensione integrativa trova adesioni, per la maggior parte, tra i più giovani che da poco sono inseriti all'interno del mercato del lavoro. Tuttavia, con le ultime riforme che vanno a ridurre notevolmente il valore della pensione, questa tipologia di fondo provvidenziale risulta essere piuttosto apprezzata anche dai lavoratori che a breve raggiungeranno l'età e i requisiti per andare in pensione.

Chi può aderire a un fondo pensione?

Qualunque lavoratore può aderire a un fondo pensionistico. Pubblici, privati, autonomi e dipendenti. Tuttavia, è necessario che per questi non siano previsti fondi di settore, fondi di categoria o fondi aziendali. Per aderirvi, non sono previsti limiti di reddito o requisiti particolari.
I fondi pensione, infatti, si basano sulla decisione del singolo lavoratore di versare parte del proprio stipendio per avere una quota aggiuntiva rispetto alla sola pensione.

Quali tipologie di fondo pensione esistono?

I fondi pensione possono appartenere a differenti categorie. Più nello specifico è possibile aderire a un:

  • Fondo pensione chiuso o negoziale: a questo possono aderire esclusivamente determinate categorie di lavoratori i cui organi amministrativi sono gestiti per metà dai sindacati e per metà dai datori di lavoro;
  • Fondo pensione aperto: sono gestiti da istituti bancari, società di gestione di risparmio e compagnie assicurative che permettono di aderirvi individualmente o collettivamente;
  • Piano individuale pensionistico (PIP): questa tipologia è connessa a un'assicurazione vita caso vita. Tuttavia, questo è strutturato in base alle esigenze di spesa e alla quota che vuole ricevere come integrazione alla pensione il soggetto che intende aderirvi.

In aggiunta ai suddetti sono presenti anche i fondi pensione preesistenti, ossia quelli istituiti prima del Decreto Legislativo del 1993.

Chi può creare i fondi pensione? Gli istituti autorizzati in Italia

Un fondo pensione può essere realizzato da diversi istituti. Per ciò che concerne lo Stato italiano, quelli autorizzati e regolamentati dagli organi di vigilanza sono:

  • Compagnie assicurative;
  • Banche;
  • Società di intermediazione mobiliare (SIM);
  • Società di gestione del risparmio (SGR);
  • Società fiduciarie;
  • Imprese di investimento.

Il decreto legge n. 124 del 21 Aprile 1993 ha inoltre istituito la cosiddetta Commissione di vigilanza sui fondi pensione, conosciuta anche con l'acronimo COVIP, al fine di vigilare sulla trasparenza del settore della previdenza complementare.

Quali vantaggi fiscali comporta l'adesione a un fondo pensione?

In Italia, per coloro che decidono di aderire a un fondo pensione, sono stabilite diverse agevolazioni fiscali sulla tassazione fondi pensione. In particolare, sono previsti vantaggi per ciò che concerne:

  • Il versamento dei contributi (E): per coloro che aderiscono a un fondo pensione, è possibile detrarre i contributi dal reddito IRPEF. Questi sono deducibili per un massimo di 5.164,57 euro;
  • La tassazione sull'accumulo (T): i rendimenti maturati dall'investimento nei mercati finanziari del patrimonio del fondo pensione sono tassati con un'aliquota agevolata del 20% (i rendimenti sono generalmente sottoposti a una tassazione del 26%);
  • La tassazione in fase di erogazione (T): per ciò che concerne l'erogazione, i vantaggi fiscali previsti si sviluppano su più fronti. In particolare:a) l'aliquota prevista sulla pensione integrativa è al massimo del 15%. Inoltre, allo scadere del quindicesimo anno di adesione al fondo pensione, sono applicati sconti dello 0,30% (fino a un massimo di 6 punti percentuali) per ogni anno. La tassazione, dunque, scende fino al 9%;

    b) la pensione integrativa risulta parzialmente esente da tassazione. Più in particolare, risultano esenti i rendimenti precedentemente tassati in fase di accumulo e i contributi non dedotti, ossia quelli che sforavano dal limite annuo di 5.164,57 euro;

    c) non sono previste imposte di successione, dunque, nel caso in cui il soggetto che ha aderito al fondo pensione avesse scelto una tipologia di rendita vitalizia reversibile, la quota verrebbe versata al beneficiario senza la necessità che questo paghi l'imposta di successione;

    d) se il lavoratore ha destinato il suo TFR al fondo pensione godrà di agevolazioni fiscali. Infatti, i rendimenti ottenuti sul TFR, precedentemente tassati, godono di esenzione fiscale nel momento un cui la pensione integrativa viene erogata.

Questo è detto sistema E-T-T (esenzione-tassazione-tassazione).

La previdenza complementare, inoltre, offre vantaggi fiscali oltre al modello ETT. In particolare sono previste agevolazioni fiscali per ciò che concerne:

  • Il trasferimento del capitale a un altro fondo pensione, questo sarà fiscalmente esente;
  • Le anticipazioni di denaro per la copertura di spese mediche sono soggette a tassazione agevolata dal 9% al 15%;
  • Le anticipazioni di capitale per acquisto o ristrutturazioni della prima casa sono soggette a tassazione agevolata del 23%;
  • Sulla reintegrazione delle anticipazioni del fondo pensione è riconosciuto un credito d'imposta poiché queste sono già state corrisposte in fase di anticipazione;
  • Il capitale riscattato dal fondo pensione, sia esso totale o parziale, gode di tassazione agevolata dal 9% al 15%;
  • Se il capitale è riscattato a causa della perdita dei requisiti di adesione per la partecipazione al fondo pensione, il denaro è soggetto ad aliquota agevolata del 23%;
  • La cosiddetta rendita integrativa temporanea anticipata (RITA) gode di tassazione agevolata dal 9% al 15%.





Questo è un articolo pubblicato il 21-02-2019 alle 18:27 sul giornale del 21 febbraio 2019 - 1173 letture

In questo articolo si parla di economia, redazione, soldi, denaro, articolo

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