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Volpini sul punto nascita di Senigallia: "Premiato il lavoro svolto per migliorare il reparto"

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di Giulia Mancinelli
senigallia@vivere.it


fabrizio volpini
“Senigallia modello di eccellenza nel panorama dei punti nascita regionali”. Il reparto di ostetricia e ginecologia del presidio ospedaliero senigalliese è l'unico che regge botta al calo generalizzato delle nascite che nel 2018 ha colpito tutti gli altri 12 punti nascita dislocati nella regione Marche.

Un dato in controtendenza che fa emergere la specificità del reparto senigalliese che riesce a contrastare il fenomeno, comunque in linea con i dati nazionali, del calo delle nascite, attirando le partorienti anche da fuori città. E così se tutti gli altri ospedali, compresi quelli limitrofi, perdono dal 4% all'8%, ostetricia e ginecologia di Senigallia resta in perfetto pareggio in quanto a numero di parti. Un dato che non sorprende il presidente della Commissione regionale Sanità Fabrizio Volpini, fautore negli anni scorsi, anche in qualità di assessore ai servizi alla persona del comune di Senigallia, del rinnovamento e potenziamento dei servizi del reparto.

“Esprimo grande soddisfazione per il dato che emerge a Senigallia sul fronte dei numero dei parti nell'anno appena concluso nel punto nascita -afferma il presidente Volpini- i complimenti vanno al direttore del reparto Nevio Cester, alla sua equipe e anche a tutto il personale. Mi fa piacere che l'obiettivo che c'eravamo dati quando abbiamo fortemente insistito per avere un rinnovo del punto nascita, sia stato centrato. Abbiamo portato a completamento i lavori per le nuove sale parto che erano in stand by da anni, i locali sono dotati di ogni comfort, è stata avviata la vasca per il parto in acqua e abbiamo introdotto il parto con l'epidurale gratuita per tutte le donne che lo vogliono, così come previsto dei nuovi LEA, e questo grazie alla disponibilità h24 dei medici anestesisti. Il punto nascita di Senigallia è sempre più appetibile e i risultati stanno arrivando”.

Rispetto al calo delle nascite invece, che nelle Marche nel 2008 ha visto venire alla luce solo 9.843 contro i 10.450 del 2017 e addirittura contro i 13.874 del 2011, per Volpini il risultato era già nelle previsioni. “Ci aspettavamo questo risultato, sia nella nostra regione che nel resto d'Italia -aggiunge- fino ad oggi la minore natalità era compensata dagli stranieri che facevano più figli degli italiani. Ora anche gli stranieri stanno cambiando approccio culturale e si allineano sempre di più agli italiani. Vivendo stabilmente in Italia, anche gli stranieri si adattano al nostro stile di vita e sempre di più fanno ricorso alla contraccezione. Inoltre, da alcuni anni è progressivamente ridotto anche il numero degli stranieri che arrivano nel nostro Paese. Il calo delle nascite però non è un fatto ineluttabile. Per contrastarlo servono politiche di sostegno alla natalità e in questo l'Italia è indietro. Basta guardare agli incentivi e sostegni economici che vengono erogati nei paesi del Nord Europa, dove la natalità è in continua crescita. Purtroppo questo Governo ma anche i precedenti non hanno fatto molto per incentivare le nuove nascite in Italia ”.



fabrizio volpini