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Le tasse da pagare se si vince con le scommesse

TARI F24 tasse 4' di lettura Senigallia 15/12/2018 - Recentemente, quando si parla di gioco d'azzardo e di scommesse a esso collegate, è divenuto impossibile non analizzare anche il fattore tasse.
Vediamo ora come funziona la tassazione italiana in merito alle scommesse di svariato genere e se queste devono essere dichiarate dai giocatori.

Le tasse e le vincite con le scommesse

Il gioco d'azzardo, sia reale sia quello virtuale – ossia giocato nei portali dei casinò online e dei bookmakers – in Italia sta riscuotendo un grande successo; le somme di denaro che vi vengono investite sono sempre più elevate, viste anche le diverse promozioni realizzate da parte dei vari portali di gioco online.

Questo dato ha fatto in modo che il Governo prendesse in considerazione lÂ’attività praticata dagli scommettitori, imponendo quindi delle tasse che devono essere calcolate sulle vincite ottenute mediante le scommesse sportive e sul gioco d'azzardo in generale.

Alla domanda relativa al pagamento di eventuali tasse sul gioco d'azzardo, occorre rispondere in maniera positiva; tuttavia, bisogna approfondire con cura questo discorso.
Le tasse sugli importi, infatti, sono calcolate automaticamente nel momento in cui viene riscossa la vincita.
Questo significa semplicemente che i giocatori non dovranno compilare moduli oppure procedere allo svolgimento di calcoli particolari ma, al contrario, la tassa sugli importi ottenuti con le scommesse viene già rimossa dal montepremi stesso.

Di conseguenza, le tasse vengono pagate automaticamente da parte di coloro che sono riusciti a ottenere una qualsiasi vincita in denaro sfruttando le scommesse sportive.

Le prime tasse che devono essere pagate

La prima tassa che deve essere pagata è quella che ricade sul Lotto e Superenalotto, entrambi definiti come giochi di scommesse.
Sia che questi vengano giocati presso la ricevitoria, sia che la giocata venga svolta online, la tassa che deve essere pagata è pari all'8%.

Occorre però prestare attenzione a un piccolo dettaglio molto importante, che spesso non viene preso in considerazione.
La tassa, infatti, viene applicata solo ed esclusivamente nel momento in cui la somma di denaro vinta è pari o superiore ai 500 euro. Questo significa che se si vince, con un terno al Lotto una somma di denaro vicina a 100 euro, questa non subirà alcun tipo di detrazione fiscale, venendo erogata interamente al vincitore.

Diverso, invece, il tipo di tassa che viene applicato sui Gratta e Vinci, siano essi virtuali o online: in tale circostanza si parla di una percentuale pari al 12%, sempre sulle somme di denaro elevate.

Pertanto, su queste prime tipologie di scommesse occorre ricordare che, in base all'importo, la vincita sarà leggermente ridotta proprio in virtù dellÂ’applicazione di questa particolare tassa.

I giochi sui casinò online, le scommesse e le tasse

Per quanto concerne, invece, le vincite sulle scommesse sportive e quelle ottenute nei casinò online, la tassa che viene applicata deve essere pari al 20%.
In questa circostanza, tutte le vincite ottenute subiscono questa tassazione, senza prendere in considerazione l'importo ottenuto.

Anche in questo caso, il giocatore non deve compilare alcun documento, poiché l'importo verrà privato automaticamente della tassazione nel momento in cui questo viene erogato dal portale online.

Sarà, dunque, compito dei bookmakers assicurarsi che ogni vincita ottenuta con le scommesse effettuate sui siti di gioco virtuali venga sottoposta alla tassazione prevista dalla legge.

I portali di gioco d'azzardo sicuri

Per non incappare in situazioni poco piacevoli – che è sempre meglio evitare quando si parla di tasse e fisco – occorre sempre ricordare che le scommesse sportive devono essere svolte su quei portali che hanno ottenuto la licenza AAMS (come quelli suggeriti su scommesseon-line.com).

Questo per un semplice fatto: come già spiegato prima, solo su questi portali – controllati dall'Agenzia delle Dogane e del Monopolio – le diverse vincite sulle scommesse sono già tassate; il giocatore, dunque, riceverà il corrispettivo delle vincite al netto della tassazione, prevenendo dunque una serie di complicazioni che possono essere assai gravi da fronteggiare.

Pertanto, le tasse da pagare se si vince con le scommesse sportive possono essere definite come assenti, poiché le stesse vengono già detratte dall'importo che si ottiene come vincita; inoltre, non è necessario compilare documenti sul reddito aggiuntivi né andare alla ricerca di codici tributari per questa specifica tipologia di entrate.

Solo nel caso in cui il sito non dovesse essere caratterizzato dalla licenza AAMS, è importante inserire le vincite nel modello F24. Occorre prestare attenzione, però, a un dato molto importante: questi portali non sono autorizzati a operare e, pertanto, anche i giocatori non dovrebbero sottoscrivere un account di gioco in questi siti.
Il rischio è che si possa andare incontro a una multa pari al 1000% della somma di denaro vinta su questi siti web: cosa che dovrebbe servire da avvertimento per tutti coloro che hanno intenzione di giocare su simili portali, così che solo quelli autorizzati vengano adoperati dall'utenza.






Questo è un articolo pubblicato il 15-12-2018 alle 13:06 sul giornale del 15 dicembre 2018 - 178 letture

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