Primarie PD: a Senigallia voto in controtendenza, eletti i senigalliesi Amati, Sardella, Ramazzotti e Santarelli

2' di lettura Senigallia 03/12/2018 - Si sono svolte domenica le primarie regionali del Pd. A Senigallia 250 i votanti che hanno decretato la vittoria di Paolo Petrini. Un voto in controtendenza con la regione che ha visto al contrario l'affermazione di Giovanni Gostoli.

Tra i candidati della provincia di Ancona 17 gli eletti nella lista di Petrini, tra cui la senigalliese Ilaria Ramazzotti e Luca Santarelli. Nella lista di Giovanni Gostoli invece 5 eletti tra cui Silvana Amati e Simeone Sardella.

"C'è grande soddisfazione per i risultati - afferma Simeone Sardella - Gostoli ha vinto in tutte le province esclusa Ancona, e anche a fronte dei candidati forti nella lista di Petrini era inevitabile un risultato simile. È una vittoria che rafforza il partito e lavoreremo perchè la provincia non rischi l'isolamento. In ogni caso dopo il Congresso il partito si riunisce. È fondamentale in questo periodo non guardare a questioni intestine, ma fuori".

Soddisfazione per i risultati anche da parte di Silvana Amati: "Sono contenta del risultato ottenuto da Gostoli che ha raggiunto una vittoria sostanziale nell'intera regione, 'conquistando' 3 province su 4. Peccato che la nostra provincia si sia distinta, ma era un risultato prevedibile considerati i candidati nelle liste di Petrini. Ora è il momento di mettere insieme le forze, considerato anche il momento delicato che sta vivendo il partito. La speranza è che anche il Congresso nazionale collabori a questo scopo".

Primarie erano aperte ad iscritti e simpatizzanti - spiega Ilaria Ramozzotti - oltre la metà dei partecipanti non erano iscritti al PD, segno che questa esperienza è ancora capace di intercettare e coinvolgere. La vittoria di Petrini che nella nostra città è avvenuta in seguito a un confronto aperto e costruttivo tra entrambi i candidati è l'espressione che in politica sono fondamentali il dialogo e la partecipazione. La mia elezione in assemblea regionale la leggo come un preciso mandato che tanti cittadini mi hanno assegnato in questa direzione.