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Una lettrice: "La Casa Alloggio di via Capanna, per mancanza di fondi é diventata un dormitorio per disabili"

disabili 2' di lettura Senigallia 04/06/2018 - Sono una signora madre di una “ragazza” di 40 anni, disabile ma bene inserita nel tessuto lavorativo e sociale della nostra città.

Faccio parte dell'Associazione ANFFAS, attraverso la quale, con molti sforzi e impegno, siamo riusciti, anni fa, ad ottenere dal comune di Senigallia un servizio denominato Casa Alloggio, situato in via Capanna che, seppure presentava dei limiti nella capacità di ricezione, aveva significato per noi tutti il raggiungimento di un grande obiettivo, da mantenere e sviluppare nel tempo.

La struttura era stata ideata e organizzata per dare la possibilità a 6 disabili contemporaneamente, che a rotazione venivano alloggiati nella struttura, di convivere staccati dai propri familiari che per necessità temporanee legate a motivi di salute o personali avevano bisogno di assentarsi da casa (come è successo a me).

Il servizio in ogni caso, e non è certo cosa di poca importanza, offriva a questi “ragazzi” l'esperienza di una convivenza senza il supporto della famiglia. Anche Lucia, mia figlia, ha partecipato più volte a questa iniziativa e ne ha tratto grossi benefici.

Oggi, per mancanza di fondi, la casa si è trasformata in un dormitorio. Sei ospiti hanno sede fissa nell'appartamento ma non vengono più seguiti nelle attività casalinghe.

Di giorno alcuni vengono impegnati per svolgere le loro attività e mi risulta che consumino il pranzo presso la mensa della Polizia.

I ragazzi che non hanno possibilità di muoversi restano dentro l'appartamento, non so come trascorrono le loro giornate.

Mi sono rivolta anche in questi giorni all'ANFFAS e ai Servizi Sociali del Comune di Senigallia, in un momento di difficolta, perchè avevo l'esigenza di trovare una collocazione temporanea per Lucia.

Nonostante abbia avuto la sensazione di essere compresa e considerata, mi è stato detto che per il momento non c'era nessuna possibilità, che si sta premendo per ottenere ulteriori 4 posti letto ma senza avere alcuna certezza dei tempi e delle modalità di realizzazione di questo ampliamento di possibilità.

Sig. Sindaco e sig. Assessore, i soldi sono pochi, gli alberi anche, visto che ne sono stati tagliati tanti, ma io sono fiduciosa che queste mie considerazioni possano essere spunto per una riflessione sull'impiego dei nostre risorse.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 04-06-2018 alle 08:58 sul giornale del 05 giugno 2018 - 2120 letture

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