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L’industria automobilistica, un settore in positivo

3' di lettura Senigallia 24/10/2017 - Gli investimenti nelle compagnie dell’industria automobilistica da sempre sono i prediletti di molti investitori. La motivazione non è poi così complessa da comprendere: da un lato stiamo palando di un settore che mostra regolarmente una certa volatilità, con ampie possibilità di guadagno; dall’altro lato le notizie che riguardano questo tipo di industrie sono di facile reperimento, salvo rari casi.

In passato infatti alcuni scandali, si veda ad esempio quello dei motori diesel Volkswagen, hanno causato importanti perdite agli investitori. Nonostante questo stiamo parlando di un settore mediamente in positivo, che piace da sempre agli investitori.

Perché investire nell’industria automobilistica
Nel periodo buio della crisi economica l’industria automobilistica ha vissuto dei brutti momenti, che si sono fatti pesantemente sentire anche per gli investitori. Il periodo più buio è però ormai un ricordo e sembra che questo settore sia tornato al suo splendore di qualche anno fa. Oggi il numero di immatricolazioni di nuove vetture è in costante aumento nel mondo occidentale e il prezzo del petrolio in continuo ribasso sta favorendo anche la vendita di vetture importanti, con gli utili delle case automobilistiche in continua crescita. Sotto questo punto di vista gli investitori sono particolarmente favoriti, visto che non solo i loro titoli aumentano di valore, ma possono spesso godere anche di dividendi sempre più interessanti, versati periodicamente nel corso dell’anno. Ci sono poi alcune aziende particolarmente interessanti, sia quelle che si dedicano alle vetture elettriche, sia i marchi tradizionali, come FIAT o Ferrari. Tradizionalmente molte aziende italiane fanno parte dell’indotto automobilistico e alcuni piccoli investitori si sentono più vicini a questo settore piuttosto che ad altri, come se stessero investendo in qualcosa con cui sentono una maggiore confidenza.

La volatilità dei titoli azionari
Sono vari i metodi di scelta che portano l’investitore a scegliere un titolo piuttosto che un altro. Molti preferiscono spendere i propri soldi in un singolo settore; ad oggi quello che meglio sembra rispondere alle esigenze degli investitori è il settore automobilistico. L’elevata volatilità dei titoli azionari è infatti dovuta ad un crescente interesse da parte degli investitori proprio a questo settore. Per certi versi quindi i vantaggi non vengono solo dal fatto che i conti delle aziende coinvolte sono in positivo e che il settore, da un punto di vista industriale, stia trainando l’economia di molti Paesi. I titoli azionari delle aziende automobilistiche portano anche a creare ricchezza, grazie agli scambi economici tra investitori. Se si fa mente locale un momento si nota come il valore del mercato azionario FIAT è più che raddoppiato in un anno. Lo stesso è avvenuto per altri marchi di questo settore, che possono contare su fatturati di dimensioni enormi. Guardando ad un panorama più ampio, l’aumento di valore dei titoli è costante e regolare da alcuni anni, con ovviamente alti e bassi se si osserva il dato nel corso di brevi lassi di tempo.

Come investire nei titoli azionari
Il metodo più tradizionale per chi vuole investire in questo ambito consiste nell’acquistare i titoli azionari dell’azienda preferita, per poi rivenderli quando il valore è aumentato. Per decidere in quale marchio investire ci si può tranquillamente affidare ai dati di bilancio diffusi periodicamente, o anche alle informazioni che riguardano l’apertura di nuovi stabilimenti o le immatricolazioni avvenute nel breve periodo. Questo tipo di notizie possono essere utili non solo a chi acquista i titoli delle diverse aziende, ma anche a chi preferisce investire nel trading online con prodotti finanziari derivati. In questo caso non si acquistano dei titoli, si specula sulle quotazioni giornaliere. Per farlo è necessario aprire un account su un sito su cui è possibile dedicarsi a questa attività, per poi cominciare rapidamente a fare affari.






Questo è un articolo pubblicato il 24-10-2017 alle 10:17 sul giornale del 24 ottobre 2017 - 205 letture

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