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La moneta unica: salvaguardia delle operazioni sui mercati finanziari

3' di lettura Senigallia 23/10/2017 - Le fragilità dell'Euro fanno capire come è importante riuscire a leggere tutti gli andamenti economici per operare nei mercati finanziari. Tra il 2010 ed il 2012, la crisi ha reso nota la necessità di cercare di rafforzare l'Unione Europea, stabilendo anche delle importanti partnership.

È per questo che nel corso degli anni, sono cresciuti a dismisura anche i numeri e le potenzialità dell'Europa da un punto di vista economico. Infatti in Italia, così come in Europa, il deficit sta iniziando a diventare sempre più contenuto arrivando al 2,5% ed al 132% il debito. Dopo la crisi globale del 2010 e la crisi anche relativa al debito europeo di qualche anno fa, l'Unione monetaria ha dovuto rafforzare i suoi limiti per cercare di restare a galla. Sulla scia di questi problemi riscontrati e sulle difficoltà che hanno avuto gli Stati nell'affrontare le vicende economiche, l'Europa dovuto imparare delle lezioni importanti dall'arrivo della crisi economica.

Le lezioni delle crisi all'Europa della moneta unica

Innanzitutto per fare in modo che il principio stabilito dal Trattato di Maastricht relativamente all'impossibilità di uscire dall'euro sia rispettato, allora bisognerà mettere in campo un meccanismo per cui non deve essere un solo uno Stato a salvare un altro, ma si deve cercare di creare un sistema di supporto in grado di aiutare in caso di problemi. Soltanto consolidando il bilancio alla fine si potrà ottenere questa possibilità. Un altro problema che l'Europa deve costantemente affrontare riguarda la vulnerabilità che ha rispetto agli attacchi che arrivano da un punto di vista speculativo. In caso di insolvenza oppure di crisi, l'Unione Europea deve essere in grado di auto-proteggersi. I mercati infatti, hanno subito diverse fluttuazioni verso il basso nel corso degli anni della crisi e perciò, gli Stati più deboli ne hanno pagato delle gravi conseguenze. Per fare in modo che in futuro questo non accada, allora bisognerebbe stabilire i parametri con cui proteggere i confini dell'economia europea. Un'altra cosa importante per l'unione monetaria dell'Unione Europea è anche cercare di avere delle banche al confine, ovvero le cosiddette cross-border. Queste banche infatti, dovrebbero essere in grado di diversificare il rischio perché permetterebbero di ottimizzare la liquidità, quando ci sono dei paesi un po' più deboli che sono colpiti dalla crisi. Questo è possibile soltanto con una maggiore autonomia.

Gli spiragli futuri della crisi economica

Insomma, l'Europa dopo la crisi deve imparare a proteggere sé stessa così da poter affrontare qualunque altro tipo di speculazione e potrebbe arrivare da parte di coloro che operano nel mercato finanziario a vari livelli. In generale però, soltanto facendo in modo che la moneta unica si rafforzi diventi ancora più integra, allora si potrà continuare a mantenere questo status e in più non si correrà ulteriormente il rischio di un ritorno alle monete nazionali.

I mercati finanziari infatti, hanno anche lo scopo di funzionare un po' da ago della bilancia per quanto concerne il rischio degli Stati da un punto di vista finanziario. Insomma, gli Stati devono affrontare tutte le eventuali lacune oppure falle nel sistema della moneta unica per uscire una volta per tutte a combattere la difficoltà il rischio che deriva dei mercati economici e finanziari.






Questo è un articolo pubblicato il 23-10-2017 alle 19:47 sul giornale del 23 ottobre 2017 - 177 letture

In questo articolo si parla di economia, redazione, articolo

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