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I dati che dimostrano la popolarità crescente dei prodotti personalizzati

3' di lettura Senigallia 19/10/2017 - Per prodotti personalizzati intendiamo quelli che raccontano qualcosa sulla storia e sulle caratteristiche di chi lo li acquista: ad esempio, un peluche nato dal disegno di un bambino, un abito con un’etichetta personalizzata all’interno, un paio di scarpe customizzate nel colore o nelle decorazioni da parte del cliente.

Personalizzare da bene!

I prodotti personalizzati, come gadget, gioielli, telefonini e capi di abbigliamento hanno sempre più successo, sia online che offline. Lo dicono le statistiche sul web e lo confermano anche le opinioni dei consumatori, che rilasciano recensioni sempre più favorevoli e positive sui siti web che offrono questo tipo di servizio.

Un prodotto personalizzato è un prodotto su misura, che diventa ancora più speciale per chi lo acquista e che ha anche diversi benefici per il rivenditore.

In primo luogo, personalizzare aiuta a creare un rapporto di fiducia, a migliorare la reputazione del brand e a favorire acquisti successivi, ed inoltre aumenta la consapevolezza della marca in modo assolutamente gratuito per il rivenditore, grazie alla forza del passaparola.

Un prodotto personalizzato si fa notare, parla di sé e spinge a parlarne e a diffonderne la popolarità nella propria cerchia.

Che cosa ne pensano gli utenti sul web?

I dati e le statistiche sul web sono tutti d’accordo nell’affermare che la personalizzazione di capi, prodotti e servizi è la nuova tendenza di successo e che è sempre più popolare.

In base ai dati e ai sondaggi che circolano sul web, infatti, oltre il 60% di chi sceglie prodotti personalizzati tende a parlare con gli amici e con i parenti, favorendo la diffusione del marchio: inoltre, la personalizzazione permette all’83% degli utenti di ricordare bene il marchio aziendale, e oltre la metà di chi acquista un prodotto individualizzato torna a fare nuovi acquisti su quel sito.

Ma non basta: il 59% degli acquirenti online ritiene che sia più semplice scegliere di personalizzare un prodotto sul web piuttosto che andare a cercarlo in un negozio: un dato a favore dell’e-commerce quindi, e un motivo in più per conoscere i gusti dei nostri consumatori potenziali. E poi, lo sapevi che il 53% di chi compra prodotti personalizzati online ritiene che il sevizio offerto sia migliore rispetto ai prodotti standard?

Gli utenti che scelgono di personalizzare spendono di pià e più volentieri

Numerose ricerche, tra cui quella del Lanieri Fashion Tech Insights 2017, condotta tra chi compra abiti online ed è nato tra gli anni ’80 al 2000 (i cosiddetti Millennials), confermano che chi sceglie di acquistare su internet lo fa volentieri, perché è disposto sia ad aspettare più a lungo per la consegna del prodotto, che a spendere fino al 40% in più per ottenere un prodotto “su misura”.

Gli utenti di oggi sono più consapevoli, esigenti, competenti, evoluti, e soprattutto adorano distinguersi dalla massa, anche soltanto scegliendo un’etichetta personalizzata per i propri accessori.

Il fenomeno è in crescita e il fattore principale che spinge ad acquistare un prodotto personalizzato è la soddisfazione di possedere qualcosa di unico, in un’epoca in cui tutto sembra standard, oltre al notevole risparmio offerto dall’e-commerce e alla necessità di poter esprimere la propria personalità.

Si stima infatti, che un italiano su 3 acquista capi personalizzati sul web. Tra questi, i giovani sono più della metà, con percentuali che toccano il 54%.


La diffuzione e il successo di siti per personalizzare capi e accessori

Oggi, a partire da pochi euro, è possibile ordinare e scegliere online su siti specializzati una grande varietà di etichette e cartellini per personalizzare qualsiasi cosa, dallo spazio di lavoro, agli accessori, fino ai cartellini per il proprio abbigliamento, è un modo veloce ed esclusivo per affermare la propria individualità.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 19-10-2017 alle 11:35 sul giornale del 19 ottobre 2017 - 352 letture

In questo articolo si parla di economia, redazione

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