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Inaugurato il 'Progetto Paxman', un aiuto per i malati oncologici all'ospedale di Senigallia

2' di lettura Senigallia 28/09/2017 - Giorno di festa per l'ospedale di Senigallia dove stato inaugurato, nel reparto di Oncologia, il progetto Paxman, un "casco" per ridurre il rischio di caduta di capelli durante la chemioterapia.

Il progetto è stato promosso dell'Aos, Associazione Oncologica Senigalliese, che dal 1994 garantisce l'assistenza medica, psicologica e infermieristica ai malati oncologici, direttamente a domicilio, permettendo loro le migliori condizioni di vita possibili, nel proprio ambiente ed insieme alla propria famiglia.

"Dobbiamo ringraziare l'Aos - ha detto il direttore dell'area Vasta 2 ASUR, Maurizio Bevilacqua - che mette in campo iniziative utili che il pubblico non riesce a raggiungere, ma sono possibili grazie ai volontari."

Il macchinario è ora a disposizione dei malati oncologici, ma non si ferma la raccolta fondi attraverso un portale online di crowdfunding. La cifra da aggiungere è di 37.820 euro per l'acquisto del "casco". Una parte dei fondi sono già stati raccolti raccolti grazie alla generosità della comunità, ma anche con l'importante contributo della Fidapa che, nella sesta edizione della Maratona in rosa "Io corro per la Vita", ha raccolto la somma di 10.400 euro e donato una metà ad Aos ed un'altra metà all'Andos, associazione donne operate al seno.

Il progetto Paxman è un macchinario all'avanguardia che raffredda il cuoio capelluto e può rappresentare un aiuto concreto proprio contro la caduta dei capelli (alopecia) causata da alcuni trattamenti farmacologici usati per la chemioterapia. Ai pazienti viene fatto indossare un casco, refrigerato grazie ad un liquido, che mantiene la temperatura costante tra 0 e -4 gradi, agendo sul cuoio capelluto e riducendo il quantitativo di farmaci chemioterapici che arrivano fino al bulbo pilifero del capello. Diminuiscono così i rischi che il capello venga “bruciato” provocandone la caduta. Un progetto di provenienza inglese, ideato dal signor Paxman, appunto, per la moglie malata di tumore che non voleva curarsi per non perdere i capelli.

"Un progetto che evidenzia l'importanza dell'aspetto psicologico oltre che quello medico nella cura dei malati oncologici - ha sottolineato il dirigente del reparto di oncologia dell'ospedale di Senigallia, Massimo Marcellini - e con la stessa logica c'è un progetto di creare nel reparto anche stanze per fisioterapista, estetista."

"Purtroppo le istituzioni in certi casi sono carenti - ha detto il presidente della IV commissione consiliare permanente Sanità della Regione Marche, Fabrizio Volpini - non riescono a dare tutte le risposte che servono ai malati. Oltre a questo importante progetto stiamo per dare vita ad una rete oncologica regionale di assistenza che affianchi professionisti e volontari."








Questo è un articolo pubblicato il 28-09-2017 alle 14:47 sul giornale del 29 settembre 2017 - 2802 letture

In questo articolo si parla di attualità, vivere senigallia, redazione, Sara Santini, articolo

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