Senigallia città "Dog Friendly"? "Troppi divieti per i cani", lamenta una turista ospite in città

La donna ha deciso di rivolgersi al sindaco non comprendendo il divieto di portare il proprio cane in spiaggia nè durante una visita alla Rocca Roveresca. “Ci siamo sentiti respinti dalla vostra città – ha scritto rivolgendosi al sindaco - neanche la Rocca abbiamo potuto visitare, Jem (il bassotto della famiglia) non poteva entrare neanche in braccio. Il piccolo è pulito, educato, vaccinato, eppure ci siamo visti sbattere le porte in faccia. Siamo nel 2017, forse tante regole sbagliate dovrebbero essere riviste, basterebbe un po' di buon senso.”
Il sindaco ci ha tenuto a far notare alla donna che sulla spiaggia di velluto esistono spiagge attrezzate per gli amici a quattro zampe: “La nostra amministrazione è particolarmente attenta ai nostri amici a quattro zampe, anche per la fruizione della spiaggia, tanto che durante la stagione balneare abbiamo previsto l'apertura di due nuovi stabilimenti appositamente attrezzati, uno a nord e uno a sud del territorio, capaci di soddisfare ampiamente la richiesta di questo tipo di servizio e permettere ai cani e ai loro padroni di godersi in tutta tranquillità il mare, la vacanza, il relax ed il divertimento. Abbiamo scelto la strada dell'apertura di due stabilimenti balneari attrezzati perché agevolare il più possibile gli amanti degli animali non deve significare a nostro parere non tenere nella giusta considerazione anche le esigenze di altre persone che invece non coltivano la stessa passione, magari solo per il fatto di averne timore.” Più libertà per i cani invece durante la stagione “invernale”, a partire da ottobre quando “i cani possono liberamente entrare nelle nostre spiagge, oltre che godere dell'utilizzo delle aree di libera sgambatura posizionate nei quartieri residenziali della città.”
“Non tutto può essere adatto all'ingresso dei nostri amici a quattro zampe – ha sottolineato Mangialardi - come alcune strutture museali o alcuni monumenti, tra cui la Rocca Roveresca, dove la Soprintenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio delle Marche, che la gestisce, ha disposto il divieto.”

Questo è un articolo pubblicato il 20-09-2017 alle 08:56 sul giornale del 22 settembre 2017 - 2298 letture
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