comunicato stampa
Il Pd in difesa dell'ospedale: "Soddisfatti per il documento approvato dal Consiglio Comunale"


Il documento, firmato da tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione a eccezione del consigliere della Lega Nord, dà mandato al Sindaco Mangialardi di vigilare sul mantenimento dell’UTIC (Unità di Terapia Intensiva Coronarica) e di tutti gli altri reparti, considerando il ruolo strategico che riveste l'Ospedale di Senigallia all'interno dell'Area Vasta 2 per la sua posizione geografica e per il suo rilievo demografico che subisce un aumento considerevole durante la stagione estiva.
Quando si parla di diritto alla salute non si può fare distinzione di appartenenza politica, non è giusto pensare solo ad apporre la propria “bandierina” ma insieme si può raggiungere l’obiettivo. Questo è stato lo spirito con cui è stato redatto il testo, a seguito di un lungo, approfondito e costruttivo confronto durante la pausa estiva, guidato dal Sindaco e dal Presidente del Consiglio con i capigruppo e la Presidente della IV commissione Angeletti, e che ha saputo tenere conto, in particolare, del contributo elaborato dai consiglieri Paradisi, Rebecchini e Canestrari. Il documento esprime chiaramente la posizione presa da tutto il consiglio a nome della città, rafforzata dalla firma del primo cittadino, il quale ha ribadito a gran voce la nostra posizione contro la possibile chiusura dell’UTIC, una delle prime delle Marche dove vengono normalmente effettuati un centinaio di impianti pacemaker all'anno.
Abbiamo i numeri e le competenze perché il nostro ospedale rimanga un presidio ospedaliero di primo livello continuando a curare il paziente in area critica. Vogliamo quindi rassicurare i cittadini che ci siamo dati un periodo di sei mesi durante i quali monitoreremo le procedure e le scelte che andranno determinandosi presso la struttura ospedaliera di Senigallia. Con l’autorevolezza del Sindaco Mangialardi e la forza data dall’intero consiglio ci assicureremo che il presidio ospedaliero sia stabilizzato permanentemente anche attraverso il mantenimento presente e futuro dell’UTIC e di tutte le unità operative specialistiche attualmente presenti. Un risultato che non può prescindere dall'immediata sospensione degli effetti previsti dalla determina 361/2017 sulla rete cardiologica dell’Area Vasta 2.

SHORT LINK:
https://vivere.me/aMZR