statistiche accessi

x

Estate 2017: il caldo ci porterà poco olio ma di ottima qualità

federico Pandolfi 2' di lettura Senigallia 31/08/2017 - Il cando eccezionale dell'estate 2017 ha fatto in modo che la vendemmia venisse anticipata in date record. Ma che cosa succede alle olive? Lo abbiamo chiesto a Federico Pandolfi, pluripremiato frantoiano dell'Olivaio.

Siamo alla fine di una delle estati più calde di sempre. Questo che effetti avrà sulle olive e sull'olio?
L’annata olearia 2017 si prospetta sotto cattivi auspici in termini di quantità prodotte. Si teme un calo della raccolta di olive, a livello nazionale, con previsioni di almeno del 20/30% in meno e con punte fino al 50% che toccano al Sud, in particolare in Puglia.
Nella nostra Regione Marche rispetto alla situazione nazionale il quadro non è così negativo (ancora), in particolare la nostra zona, da Ancona verso nord.
A causare i maggiori problemi è l'inarrestabile siccità, senza tralasciare le grandinate avute nell'ultimo periodo che hanno "spogliato" interi uliveti in diverse parti d'Italia.
Che olio possiamo aspettarci per quest'anno?
Se abbiamo parlato di minori quantità prodotte, l’altra faccia della medaglia (buona) è il fatto di aver avuto ad oggi totale assenza della mosca olearia, causa principale della pessima ultima annata 2016. Importante però sarà il non tralasciare il prossimo periodo in cui le temperature si abbasseranno e l'umidità aumenterà, situazione ottimale per la proliferazione della mosca olearia. Questo porterà alla raccolta, dove sarà possibile, sicuramente di olive perfette che non hanno avuto alcun intaccamento da parte di alcun insetto o parassita. La qualità dell’olio per l’annata 2017 è salva e sarà sicuramente buona.
Che consigli puoi dare a chi deve raccogliere le proprie olive?
La raccolta delle olive deve avvenire alla corretta maturazione del frutto. Se si vuole un olio più amaro e piccante si dovrà ricorrere ad una raccolta così detta "precoce", se si preferisce un olio più dolce, meno amaro e meno piccante si consiglia una raccolta più tardiva aspettando un frutto con maggiore maturazione.
Per chi è possibile si consiglia di irrigare i propri ulivi fino a quando non pioverà. L’ulivo non è una pianta che vuole grandi quantità di acqua ma tale situazione sta mettendo in ginocchio anche questa pianta.
Fondamentale è molire le olive entro massimo le 24/48H dalla raccolta.
In ultimo consiglio sempre di confrontarsi con il proprio frantoio di fiducia al fine di evitare di incorrere in errori grossolani che potrebbero compromettere la qualità finale del proprio olio.





Questa è un'intervista pubblicata il 31-08-2017 alle 09:13 sul giornale del 01 settembre 2017 - 2913 letture

In questo articolo si parla di attualità, michele pinto, intervista, olio d'oliva, Federico Pandolfi

Licenza Creative Commons L'indirizzo breve è https://vivere.me/aMz8





logoEV
logoEV
logoEV