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Arcevia: l'Avis incontra l'Ipsia, Verdini: "Senza sangue non c'è vita"

2' di lettura 01/03/2017 - "Senza sangue non c'è vita". Parla così Giancarlo Verdini direttore dell'Ipsia di Arcevia in occasione dell'incontro con i vertici dell'Avis locale Stefania Aguzzi e Stefano Berardinelli. L'appello a donare va alle giovani generazioni.

Sono stati la presidente dell'Avis di Arcevia Stefania Aguzzi e il suo braccio destro Stefano Berardinelli ad intervenire in rappresentanza dei 270 donatori e soci davanti ad un pubblico di ragazzi dell'Ipsia di Arcevia martedì mattina. La volontà quella di avvicinare gli studenti ad un gesto così importante come quello della donazione del sangue.

Ad introdurre l'incontro Giancarlo Verdini Direttore dell'Ipsia di Arcevia. "Possiamo dire che la nostra bella Italia il mondo vanno avanti per la solidarietà, sicuramente non per le azioni che esprimono i politici, ma per la volontà della gente di continuare a supportarsi, a sostenersi, ad aiutarsi l'un con l'altro. Gli esempi si sprecano e quello del sangue è l'esempio più bello". E se ancora non siamo nelle condizioni di crearlo "allora il sangue serve donarlo" precisa Verdini che sottolinea, anche nell'era dell'anonimato, quanto questo passaggio sia fondamentale, poichè "senza sangue non c'è vita".

Spesso sono le casualità della vita ad avvicinarci a questa esperienza. Così è stato per la presidente Stefania Aguzzi che ha intrapreso il percorso della donazione, senza più lasciarlo, dopo il ricovero del padre. Molti, ad Arcevia, i giovani che si accostano per la prima volta anche grazie all'esempio dei genitori o di un familiare. Eppure non basta, il fabbisogno di sangue risulta sempre una costante. Una necessità quotidiana che si aggrava sempre di più nelle condizioni di estrema emergenza come quella accaduta nelle Marche durante il sisma dove l'Avis si è appellato ai marchigiani per la donanzione. E' qui che la macchina della solidarietà si è messa in moto e che a ricordato quanto questa azione sia preziosa per tutti. Per chi riceve, ma anche per chi dona. Si pensi anche ai casi di carenza di donazioni come ad esempio è avvenuto di recente durante il picco influenzale. Ma così come importante il sangue, importante è anche il plasma che, come ha ricordato l'Aguzzi, è presente nella maggioranza dei farmaci.

Insomma l'appello ora va a nuovi volontari maggiorenni perchè attraverso questo nobile gesto riscoprano il valore della solidarietà.


da Ipsia 'Bettino Padovano' di Arcevia







Questo è un articolo pubblicato il 01-03-2017 alle 00:55 sul giornale del 02 marzo 2017 - 1440 letture

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