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Acquista un Suv su internet ma viene truffato: ora chiede 23 mila euro di risarcimento alla banca

1' di lettura Senigallia 07/12/2016 - E' finita in tribubale la truffa subita da un 45enne senigalliese che nel gennaio di quest'anno acquistò per 23 mila euro un suv su internet. Ad essere chiamato in causa però non c'è il sedicente venditore ma la banca che emise l'assegno intascato dal truffatore.

La brutta avventura del senigalliese è iniziata quando, cedendo alla allettante proposto di acquista un Audi Q7 usato ma in ottime condizioni al vantaggioso prezzo di 23 mila euro sul sito di annunci Subito.it, inviò al fantomatico venditore via mail l'immagine di un assegno circolare intestato al cliente, provando così la reale volontà di mandare a buon fine l'accordo. Il truffatore però, sembrerebbe di origini campane, riuscì a clonare l'assegno e ad incassarlo in una filiale i poste italiane di Somma Vesuviana. Da quel momento del sedicente venditore si sono perse le tracce.

L'imprenditore senigalliese, che aveva anche verificato la targa del veicolo (evidentemete taroccata) associata ad un residente di Brescia, due giorni dopo l'invio della foto dell'assegno si accorse che qualcosa non andava perchè il venditore non rispondeva nè al telefono nè alle mail. A quel punto andò in banca per bloccare l'operazione ma scoprì che era già stato incassato dalle Poste. Il truffatori era riuscito a riprodurre l'assegno e a falsificare i dati. Da lì l'azione legale intrapresa contro l'istituto bancario. A decidere sulla diatriba sarà il giudice del tribunale di Ancona Francesca Ercolini.






Questo è un articolo pubblicato il 07-12-2016 alle 11:52 sul giornale del 09 dicembre 2016 - 3236 letture

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