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Trecastelli: rinvenuti 3 fucili da caccia e 504 cartucce rubati a San Costanzo

2' di lettura 30/11/2016 - I carabinieri di Trecastelli e del Nucleo Radiomobile, intervenuti nella notte a seguito di una segnalazione anonima in un immobile disabitato di via dell’Artigianato a Ponterio, hanno rinvenuto una cassaforte metallica scassinata con all’interno 3 fucili da caccia ed un gran numero di munizioni.

Le indagini, attraverso l’esame dei numeri di matricola dei fucili, hanno permesso ai militari di appurare che erano stati rubati, lo scorso 14 novembre, da un’abitazione di un 69enne di San Costanzo, insieme ad alcuni monili in oro ed alla somma in contanti di 5000 euro.

Nello specifico, si tratta di una carabina calibro 7,62 per la caccia al cinghiale, una carabina calibro 22 ed un fucile sovrapposto Browning calibro 12, efficienti ed in buono stato di conservazione, oltre 504 cartucce complessive, regolarmente denunciate dal proprietario che, mercoledì mattina, ne è tornato in possesso.

Sempre nella notte tra martedì e mercoledì i carabinieri del Nucleo Radiomobile, impegnati in un servizio di controllo sul territorio, hanno denunciato in stato libertà per guida sotto l’influenza dell’alcol un brasiliano di 40 anni, da tempo residente in Italia e dedito al meretricio.

L’uomo, fermato attorno alle 2:30 in via Marina a Montemarciano, è stato trovato alla guida di una Fiat 500L in evidente stato confusionale. Pertanto è stato sottoposto ad accertamento con l’etilometro, che ha evidenziato un tasso alcolemico di 0.96 gr/lt. Al termine del controllo, la Fiat 500L è stata affidata ad un’altra persona mentre al brasiliano è stata ritirata la patente.

Infine a Senigallia, i militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Ancona, insieme ai colleghi della locale stazione, nell’ambito di specifica attività di vigilanza nel settore manifatturiero, hanno controllato due calzaturifici in località Cesanella, che assemblano tomaie per conto terzi, gestite entrambe da cittadini pakistani.

Nel primo caso, una ditta individuale di proprietà di un 53enne, regolare sul territorio nazionale, i carabinieri hanno riscontrato la presenza di 3 lavoratori in nero su 11 occupati. Pertanto all’imprenditore è stata applicata la maxi sanzione per lavoro nero per un totale di 18.500 euro ed il provvedimento di sospensione dell’attività.

Nella seconda ditta, una società a responsabilità limitata, i militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Ancona hanno riscontrato che l’impresa, in qualità di utilizzatore, ha fatto ricorso alla somministrazione di manodopera in modo irregolare. Al responsabile legale, un 24enne regolarmente soggiornante in Italia, sono state quindi contestate sanzioni amministrative per 4.500 euro complessivi.












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