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Caso scabbia: Mangialardi e Girolametti, "Situazione sotto controllo". Lunedì incontro con i genitori


I medici e l'amministrazione Comunale però frena gli animi e rassicura i genitori sia sul rischio di un contagio che sulla “gravità” del caso. Il sindaco Maurizio Mangialardi precisa che “non bisogna creare allarmismi perchè è stato messo in atto il protocollo sanitario previsto in questi casi”. Lunedì è stato indetto dalla dirigente scolastica, che in queste ore si è messa a disposizione dei genitori per qualunque tipo di chiarimento, un incontro rivolto a tutti i genitori dei bimbi che frequentano la Collodi cui prenderanno parte la responsabile del dipartimento di igiene e sanità dell'Asur dott.ssa Daniela Cimini e il sindaco Maurizio Mangialardi. Il primo cittadino conferma anche che non ci saranno interventi di “disinfestazione” della scuola. Il bimbo affetto da scabbia infatti non è più a scuola dal 26 ottobre e l'acaro, che predilige il contagio tramite il contatto della pelle, su oggetti e indumenti non sopravvive oltre le 48 ore.
“Non ci saranno disinfestazioni perchè il protocollo medico in questi casi non lo prevede. Non ci sono infatti rischi di successivo contagio, tramite oggetti o indumenti, una volta isolato il caso di scabbia -sottolinea il sindaco Mangialardi- dico ai genitori di stare tranquilli perchè monitoreremo costantemente la situazione e li terremo aggiornati. Anche per questo siamo a loro disposizione”. Come dire, se un contagio c'è stato è avvenuto nei giorni dell'incubazione della malattia (che comunque si manifesta tra le due e le sei settimane successive).
A rassicurare sulla “gravità” della malattia è l'assessore alla sanità Carlo Girolametti. “La scabbia necessita dell'attenzione poco più di una pediculosi -precisa l'assessore Girolametti- in passato si sono verificati altri casi di scabbia nelle scuole e non dobbiamo creare allarmismi. Il termine può far paura perchè, fortunatamente non siamo più abituati a questo tipo di malattia provocata da un acaro della pelle. La scabbia viene trattata quasi come una pediculosi. Anche sul rischio contagio tramite oggetto o indumenti mi sento di rassicurare. I bambini della materna, a differenza ad esempio del nido, non hanno contatti con coperte o cuscini che possono trasmettere l'acaro”.

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