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Mangianlardi sulla fusione con Morro in commissione: "Risorse equamente distribuite tra Morro e le nostre frazioni"

2' di lettura Senigallia 19/09/2016 - Il sindaco Maurizio Mangialardi è stato chiamato, lunedì pomeriggio, a relazionare in Commissione Consiliare circa il progetto di fattibilità della fusione per incorporazione del Comune di Morro d'Alba con Senigallia.

Alla seduta, indetta dal presidente Luigi Rebecchini, era presente anche il sindaco di Morro d'Alba Alberto Cinti. "Nella fusioni per incorporazione, a differenza delle altre, il comune che si fonde resta con una propria identità e resta come municipalità -ha esordito Mangialardi- dentro questo aspetto c'è una serie di elementi che vanno definiti come le risorse specifiche di ognuno, gli eventuali trasferimenti, ecc.. Abbiamo analizzato le necessità e abbiamo costruito un progetto con una sua identità assolutamente svincolato dalle risorse aggiuntive. Ovvio che con Morr d'Alba c'è stata una trattativa, ci siamo conosciuti, ci siamo scambiati dati e quello che ne è derivato è contenuto nello studio di fattibilità che ha avuto un certificato di regolarità tecnica, che ne dicano i fautori del "no". Il percorso fatto lo proponiamo al giudizio dei cittadini con il referendum. Il progetto è stato anche trasmesso in Regione affinchè il presidente Ceriscioli attesti che quello che abbiamo approvato in consiglio comunale trovi una ulteriore riconferma prima del passaggio finale in consiglio regionale".

L'iter procedurale infatti prevede che, dopo il via libera dei Consigli Comunali di Morro e Senigallia, la proposta di fusione per incorporazione venga sottoposa a referendum. Se vinceranno i SI, la fusione passa in Consiglio Regionale per l'approvazione definitiva. "Non dobbiamo confondere la fusione per incorporazione con le fusioni equipollenti come qualla di Trecastelli, dove tre comuni si sono uniti dando vita ad un ente nuovo -precisa Mangialardi-. Qui Morro resta con una sua entità, non sarà una frazione, ma una municipalità. Le risorse, quando arrivano, andranno al 50% alla municipalità di Morro e per l'altro 50% a Senigallia che a sua volta le girerà, come deciso, alle frazioni del nostro territorio. Non vado oltre per il momento per il mio intervento è istituzionale. Ma ci sarebbero tante altre cose da dire. Se vogliamo trovare un limite è quello della velocità. E' vero, tutto è avvenuto con grande velocità ma tiriamo una riga, guardiamo il documento, capiamo cosa c'è scritto, cosa si propone e come si realizza. Se la contestazione è nel metodo e nella velocità, questo può starci ma le fusioni sul territorio marchigiano entro il 2016 saranno altre 5. Ci siamo dovuti adeguare ad un timing già avviato per sfruttare al meglio i precetti normativi".

Il sindaco di Morro d'Alba Cinti ha sottolineato come "la fusione per incorporazione sia lo strumento giusto in grado di far governare anche lontano dal centro amministrativo tutelando anche il comune che viene incorporato".






Questo è un articolo pubblicato il 19-09-2016 alle 21:00 sul giornale del 20 settembre 2016 - 2388 letture

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