comunicato stampa
Fusione con Morro d'Alba: Mangialardi, "Lavoriamo per dare risposte a due territori"


Ciò che stiamo discutendo con gli amministratori di Morro d’Alba, è la possibilità di arrivare a una fusione per incorporazione che porterà significativi benefici a entrambi i territori, completandoli e valorizzandoli a vicenda, in particolare sul terreno dell’offerta turistica enogastronomica. Ovviamente, l’obiettivo è anche quello di razionalizzare la spesa pubblica e migliorare la gestione dei servizi. È importante inoltre specificare che la città non cambierà nome: resterà il Comune di Senigallia e la municipalità di Morro d’Alba”.
Così il sindaco Mangialardi, sul processo avviato per la fusione per incorporazione tra Senigallia e Morro d’Alba. “Poi – continua il sindaco – come spesso accade, quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito. Mentre Regioni ed enti locali discutono ovunque forme di modernizzazione della pubblica amministrazione per far fronte alle difficoltà finanziarie e garantire o migliorare la qualità dei servizi, non manca mai chi, anziché dare il proprio contributo, preferisce giocare allo sfascio con mistificazioni e insinuazioni che nulla hanno a che fare con il tema in discussione. Questo, purtroppo, è l’unico senso che riesco a dare a certe dichiarazioni da parte di alcuni esponenti dell’opposizione apparse ieri sulla stampa locale circa la relazione tra la fusione per incorporazione con il Comune di Morro d’Alba e un mio terzo mandato elettorale”.
“Il progetto a cui stiamo lavorando – conclude Mangialardi – ha una grande visione, difficilmente comprensibile, me ne rendo conto, a chi è abituato a ragionare esclusivamente sul proprio piccolo tornaconto personale. Se devo essere sincero fino in fondo non ho pensato neppure per un secondo all’esistenza di un legame tra il provvedimento che stiamo costruendo e una presunta mia ricandidatura. Non credo tra l’altro sia possibile. L’unica cosa che so con certezza è che il progetto di fusione mira a dare risposte concrete, immediate e di prospettiva, ai due territori”.

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