comunicato stampa
Cede un'altalena al Parco della Pace: cade una bambina. Le proteste dei genitori per l'incuria


I miei figli, all'uscita di scuola, accompagnati dalla mamma, si sono recati al 'Parco' con i loro amici, approfittando della giornata soleggiata. Dopo aver raggiunto la mia famiglia, poco prima delle 17, mia figlia di poco più di tre anni e mezzo, mi chiedeva di farla salire sull'altalena. Felice di assecondarla, la facevo salire e cominciavo a dondolarla molto lentamente. Ad un tratto la catena cedeva da un lato con mia figlia seduta sul seggiolino dell'altalena in movimento. Fortunatamente la bimba, in lacrime per la paura, è uscita incolume dall'incidente. Cose che possono succedere, penso. Gli eventi e la concomitanza di vari fattori ha fatto sì che:
• l'altra catena non cedesse (mia figlia sarebbe rovinosamente caduta battendo la schiena o la testa);
• la velocità fosse estremamente ridotta; • la catena abbia ceduto con il seggiolino in fase discendente;
• il mio braccio afferrasse quasi immediatamente la piccola evitando che il suo viso andasse a ferirsi sul selciato sottostante l'altalena. Una volta accertatomi che mia figlia stesse bene (la presa d'emergenza non è stata delle più tenere), la porgo in braccio alla mamma e alzando lo sguardo, vedo arrivare un genitore che, accertandosi anch'egli dello scampato pericolo, mi racconta che due giorni prima in data 29 marzo 2016, una madre, nostra conoscenza comune, aveva segnalato allarmata il pessimo stato di manutenzione delle altalene del 'Parco della Pace'.
A questa telefonata era susseguita una sua e — mail, inviata in data 30 marzo 2016, che sottolineava quanto già segnalato telefonicamente il giorno prima. Cose che non devono succedere, penso. Osservo la catena spezzata e vedo che l'ultimo anello oltre ad essersi spaccato, era completamente consunto. Controllo l'altra catena con il medesimo esito ad ovvia eccezione della rottura che era comunque imminente.
Le catene sul seggiolino a fianco versavano nelle stesse condizioni. Allontano i bambini dall'area dell'altalena e chiamo il 113. Mi risponde Ancona che passa la telefonata a Senigallia; con grande professionalità e gentilezza, il mio interlocutore si sincera anzitutto delle condizioni di mia figlia, poi mi assicura un intervento a breve. Dopo circa 25 minuti, mentre io ed altri genitori e nonni tenevamo distanti i bimbi dall'altalena, si avvicina un signore che controlla lo stato della stessa; a seguire va a sincerarsi dello stato degli altri giochi. Dopo altri 10 minuti si avvicina un vigile urbano che inizia a presidiare l'area dove il primo citato signore verrà successivamente con un collega a smontare i due seggiolini e le catene e un seggiolino di un'altra altalena.
Passa poi una pattuglia della Polizia alla quale chiedo informazioni per un eventuale esposto o denuncia ricevendo immediate delucidazioni. Allego a questa lettera alcune foto scattate sul posto. Riservandomi, pertanto, di adire alle autorità competenti per accertare le negligenze e le omissioni in questa vicenda fortunatamente volta a buon fine, mi chiedo come si possa lasciare in abbandono un parco un tempo così ben tenuto e ad oggi comunque cosi tanto frequentato. Nella speranza che la sicurezza dei nostri bambini non venga mai meno, avrei piacere che questo non accada solo grazie alla giusta e doverosa premura dei genitori e degli educatori, ma anche grazie a strutture pubbliche che siano adeguatamente mantenute e preservate.
Non chiedo ridondanti risposte pubbliche o private — lascerebbero spazio solo a inutili strascichi e polemiche poco fattive — ma mi attendo indagini e atti formali di censura nei confronti di coloro che hanno messo a repentaglio la sicurezza e la salute dei bambini. Il mio augurio è che il 'Parco della Pace' veda una bella Primavera, con tanti bambini gioiosi giocarvi in sicurezza con le loro famiglie accanto. Non lasciamo che finisca vittima dell'usura e della pubblica noncuranza.

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