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M5S sullo staff del sindaco: "Dubbi sulla legittimità dell'organismo"

Movimento 5 Stelle 4' di lettura Senigallia 30/11/2015 - Non ci è passata inosservata la notizia di formazione di un organismo con funzioni di supporto per l'attuazione del programma di mandato del sindaco.

Già il consigliere Paradisi si era espresso su questa nuova iniziativa del Sindaco e ha ribadito le sue valutazioni in occasione del Consiglio comunale. Sulla polemica fatta emergere dal Consigliere di Unione Civica, anche noi del M5S abbiamo voluto approfondire. Per la prima volta, come si legge dalle notizie dei giornali on-line, il Sindaco decide di costituire questo organo, proprio mentre per la prima volta compare il Movimento 5 Stelle nei seggi del Consiglio Comunale. Chi sono i componenti? L’Arch. Antonio Minetti, che in passato ha ricoperto incarichi dirigenziali in Regione (potrebbe quindi esser sua la mano che ha siglato acronimi di bandi regionali come il PIPERRU … ve lo ricordate? è il bando vinto dal progetto “Orti del Vescovo”, per il quale ancora aspettiamo dal Sindaco le risposte a 17 (+ 1) domande. Simone Ceresoni, ex assessore all’Urbanistica, altra mente (una delle poche) che ha generato e conosce per filo e per segno l’ultima variante al PRG, per la quale chiedemmo la ri-adozione, che non ci fu concessa, per la quale chiedemmo commissioni di approfondimento, che non ci furono concesse, e per la quale a breve ci ritroveremo a dover votare le osservazioni fatte da cittadini e enti (è già iniziata a tappe sospettosamente forzate l’esame delle osservazioni in Commissione consiliare).

Enrico Rimini, soggetto politico altalenante, che prima infoltiva le fila di Forza Italia e che ora invece va a braccetto con coloro a cui si era riproposto di fare opposizione; una scelta giudicata bene dai cittadini senigalliesi che infatti non lo hanno rieletto, ma che ritroveremo (insieme agli altri e al sempreverde Mario Cavallari) nelle stanze dei bottoni del palazzo per volere del Sindaco e della Giunta. Finite le presentazioni arriviamo al dunque cioè, prima di tutto come comuni e semplici cittadini, ci siamo chiesti come si può istituire un organismo del genere? Dalla delibera di Giunta n. 204 del 13/10/2015, e dalla Determina Dirigenziale n. 1090 del 28/10/2015, i tre soggetti appaiono come se stipulassero con il Comune un contratto di donazione, in quanto si fa riferimento all’art. 769 del Codice Civile (che regolamenta appunto le donazioni). Ma se nella donazione Tizio dona a Caio un bene o un’obbligazione a completo vantaggio di Caio, nel nostro caso Caio nomina per servizi gratuiti (previa visione di curriculum) Tizio che accetta l’incarico, e questa (a nostro avviso) non è una donazione anche se gratuita!

Interessandoci dell’argomento, la nostra attenzione è stata attratta da due sentenze di cui una della Corte Costituzionale del Lazio che dice chiaramente che ogni ente debba svolgere le proprie funzioni con la propria organizzazione e con il proprio personale e che, solo nella documentata e motivata assenza di risorse interne, possa farsi ricorso a professionalità esterne. Tale situazione non è documentata e motivata nei due atti citati ed allora ci siamo chiesti: - Perché non sono state date deleghe ai consiglieri eletti in maggioranza? Si nutrivano dubbi sulle loro capacità? Ovvero perché il Sindaco si è tenuto le deleghe e non le ha distribuite sin dall’inizio a quelle stesse persone nominate in questo nuovo organismo? L’altra sentenza riguarda la Corte dei Conti della regione Campania che dice che tali organismi sono regolamentati dall’art. 90 del TUEL (Testo Unico Enti Locali); un articolo invero interessante perché dice chiaramente (e la sentenza lo conferma) che per tali organismi si deve utilizzare il personale in organico e che, se si ritiene di dover dare compiti esterni, questi devono essere fatti secondo il contratto collettivo nazionale di lavoro del personale degli enti locali.

Stabilisce inoltre che il lavoro volontario è regolamentato dalla legge ma non fa riferimento all’art. 769 del Codice Civile che riguarda le donazioni. Molti sono i dubbi dunque sulla legittima costituzione di questo organismo, dubbi che abbiamo espresso come Consiglieri comunali del MoVimento 5 Stelle in un'interrogazione a risposta scritta (protocollata in data 20 novembre) e che, se verranno colmati, lasceranno comunque spazio ad altre domande: perché i gruppi dell’opposizione non possono avere un organismo di supporto che possa accedere ad atti e utilizzare gli uffici come farebbe quello del Sindaco? quanto è gratuito questo Staff ? Nell’espletamento della loro funzione i membri di questo organismo usufruiranno di pranzi, viaggi, telefonate, uso degli uffici? Saranno soggetti ad una contribuzione previdenziale? Saranno coperti dagli infortuni/Inail per la responsabilità contro terzi? Il fatto che si dichiari che questo strumento sia gratuito è tutto da dimostrare. E proprio per non doverci trovare di fronte a spiacevoli sorprese chiederemo una precisa rendicontazione. La trasparenza dell’Amministrazione in questo caso dovrà essere puntuale, visto che si è voluto istituire un organismo non tenendo assolutamente conto della volontà popolare.


da Riccardo Mandolini e Marco Bozzi
consiglieri comunali M5S





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 30-11-2015 alle 11:35 sul giornale del 01 dicembre 2015 - 680 letture

In questo articolo si parla di politica, riccardo mandolini, M5S, Marco Bozzi

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